domenica 11 maggio 2014

Carmine Vetere (Policoro democratica) si dimette da progettista di opere pubbliche

POLICORO – Politica ed etica, due facce della stessa medaglia per il consigliere comunale di minoranza eletto nella fila di Policoro Democratica, lista collaterale al Pd, Carmine Vetere. L’ultima seduta del Consiglio comunale del 28 aprile fu sospesa dopo la discussione sul consuntivo di bilancio 2013 per mancanza del numero legale, e anche in seconda seduta, il 29, la massima assise non si riunì per lo stesso motivo. Tra i punti all’ordine del giorno c’era anche il confronto sull’eventuale decadenza di qualche consigliere comunale per potenziale incompatibilità tra il ruolo politico e quello professionale. Così per sgombrare il campo da polemiche strumentali che potrebbero esserci già nella prossima seduta della massima assise comunale, Vetere lascia l’incarico di progettista nell’importante incarico del Contratto di quartiere II per svolgere il compito per il quale è stato designato dagli elettori: amministratore della città di Policoro nelle vesti di consigliere comunale. A darne notizia è il collega di coalizione, Fabiano Montesano (Pd), con il quale Vetere ha avuto un fecondo confronto nei giorni scorsi. Montesano spiega: “Vetere ha tutto il mio appoggio in questa difficile scelta per la decisione che ha preso dimostrando coerenza e sensibilità politico-amministrativa. Questa scelta è in linea con quella del Pd a tutti i livelli politici perché bisogna avere una specchiata moralità e nello steso tempo apparire di specchiata moralità, e Vetere ha dimostrato che la politica può avere una dimensione morale perfettamente coerente con il principio della legalità civile e legittimità amministrativa quando si tratta di bene comune. In questo momento in cui la politica ha toccato il fondo in termini di credibilità, Vetere ha dimostrato con il suo gesto che ci sono persone impegnate nell’amministrare la cosa pubblica che credono nella missione politica come una delle più alte forme di carità verso il prossimo. Oltretutto rinunciare ad incarichi di una certa importanza sia sotto il profilo economico che di esperienza professionale non è semplice soprattutto di questi periodi difficili per l’economia. Ciò precisato, dopo aver rivolto uno sguardo anche solo fugace ad altre situazioni emergenti a carico di componenti di questo Consiglio comunale e di certo più macroscopiche ed imbarazzanti di quella di Vetere, mi corre l’obbligo di formulare una semplice e decisiva richiesta, vale a dire che anche altri consiglieri comunali (al di là della eventuale formale rispondenza della loro posizione alle previsioni di legge) procedano a sciogliere intrecci sostanziali tra interessi personali e ruolo rappresentativo rivestito. Dalla risoluzione di tale intreccio avranno di certo a guadagnare tanto la chiarezza che la trasparenza dell’azione politica e l’apprezzamento dei cittadini nei riguardi di una politica con la P maiuscola e della sua nobile arte”.


Nessun commento:

Posta un commento