POLICORO – Riaperto ai
bambini l’asilo nido comunale di via Monte Rosa sabato 4 marzo. Quello per il
quale nelle scorse settimane si era creata una polemica a distanza tra il
blogger Ottavio Frammartino, che per qualche giorno aveva inscenato lo sciopero
della fame con il suo camper di fronte il plesso per il ritardo della
riapertura, e l’Amministrazione comunale nella persona del primo cittadino
Rocco Leone (centro destra). E proprio
lo stesso sindaco nella cerimonia di riapertura dell’asilo nido ha voluto
ribadire ciò che nei giorni scorsi aveva sostenuto, ovvero i ritardi non sono
dipesi dall’Amministrazione comunale sia nella gestione dei lavori che dei
fondi. I quali sono stati stanziati dall’Unione europea (Ue), filtrati dalla
Regione Basilicata e poi girati al Comune. In questi passaggi, ha puntualizzato
Leone, ci sono state delle difficoltà burocratiche che, tuttavia, non hanno
compromesso né lo stesso finanziamento né l’ultimazione dei lavori. Anzi, Leone
ha voluto ringraziare l’impresa aggiudicataria dei lavori, dopo gara pubblica,
per aver anticipato i ¾ dei soldi prima che arrivassero i fondi pubblici; se li
avesse anticipati tutti sarebbe andata incontro ad un possibile fallimento.
Oltre all’impresa costruttrice, il sindaco ha voluto ringraziare anche altre
imprese del posto che in questi mesi hanno contribuito all’arredo urbano della
struttura e l’ing Vincenzo Ferraiuolo per aver seguito i lavori con grande
pazienza e professionalità. Chiuso il cerchio delle polemiche e dei lavori,
Leone nel suo intervento ha sottolineato che l’asilo è dotato di tutti i
comfort moderni a partire dai bagni per bambini/e e diversamente abili;
fruibile ai bambini con disabilità e non vedenti con appositi percorsi per
questi ultimi; giardino con tetto apribile per far ammirare il passaggio di
colore delle stagioni. Inoltre esso è dotato di tutte le misure di sicurezza
contro eventuali pericoli. Insomma un asilo 2.0 come ce ne sono pochi in
Regione. Altra novità è l’intitolazione che l’Amministrazione comunale ha
voluto dare al plesso: Donald Winnicott. E anche in questo caso Leone ha
spiegato che Winnicott era un pediatra e grande studioso dei disturbi
comportamentali dei bambini, colui il quale amava il mondo dell’infanzia: un
mondo magico e colui il quale è stato uno dei pionieri della pediatria moderna.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla dirigente scolastica del II
circolo cittadino istituto comprensivo “Giovanni Paolo II”, Maria Carmela
Stigliano, di cui il nuovo asilo è parte integrante, la quale ha parlato di una
scuola nuova, dinamica, che va oltre il territorio e di un sogno che si avvera
con l’inaugurazione del nuovo plesso pubblico. Un progetto, ha aggiunto,
diventato realtà grazie ad un’azione sinergica pubblico-privato in cui tutti
hanno lavorato in un’unica direzione: restituire alla città e ai bambini la
loro nuova “casa”. Alla cerimonia oltre alle autorità civili e militari, in
particolare Arma dei carabinieri, è stato presente anche Don Antonio Mauri,
parroco della chiesa Maria SS del Ponte, che ha benedetto il nuovo asilo nido.
A fare da coreografia genitori, soprattutto mamme, con figli al seguito.
Gabriele Elia
Fonte
(il Quotidiano del Sud)
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