POLICORO – La
due giorni, 30/31 ottobre, all’insegna della solidarietà verso i bambini
dell’Africa ha raggiunto l’obiettivo che l’associazione World of colors (mondo
di colori) si era prefissato: coinvolgere più persone possibili. Così il 30
ottobre nella cena di beneficenza presso l’Oro hotel di via Lido hanno dato il
loro contributo circa 250 cittadini; mentre il giorno successivo, sempre nella
stessa location, l’associazione ha tenuto un convegno dal tema: “Emergenza
immigrazione clandestina. Aiutiamo l’africa a costruire il proprio futuro”.
Monsignor Pedro Carlos Zilli, vescovo nello Stato africano della Guinea Bissau
e precisamente della città di Bafatà, ha parlato di evangelizzare le anime con
il dialogo e avvicinarle alla scuola perché studiare serve a costruire un
futuro migliore. Ha raccontato anche una parte della sua vita, quando dal
Brasile, nazione che gli ha dato i natali, nel 1985 si è spostato in Guinea
Bissau trovando un ambiente chiuso dove non c’era la mentalità, soprattutto per
le donne, di studiare; anzi la donna era vista come una persona che si doveva
dedicare solo ai figli e famiglia e quasi sottomessa. Invece ora, secondo il
prelato, piano piano ci si sta approcciando al cambiamento di rotta verso una
società più evoluta. Inoltre ha aggiunto come passi in avanti vanno fatti anche
sul fronte della lotta ad alcune malattie mortali come l’ebola, malaria, aids e
colera. Ha preso la parola poi il parigrado Francesco Nolè, vescovo della
diocesi Tursi-Lagonegro, il quale si è soffermato sulla necessità di formare
una nuova mentalità in Italia e Unione europea basata sull’accoglienza, il
rispetto verso gli altri soprattutto per coloro i quali fuggono dalla guerra.
Nello stesso tempo però, Nolè ha stigmatizzato l’esigenza di trasferire mezzi e
opportunità agli africani per “civilizzare” ancora di più i Paesi del terzo
mondo a modernizzarsi. L’ammiraglio Enrico Mascia ha spiegato come la Marina
Militare sia in prima linea, insieme alle altre forze armate e associazioni di
volontariato, nell’aiutare gli immigrati che sbarcano soprattutto sulle coste
siciliane e che la parola immigrato non deve assumere i connotati di un termine
spregiativo. Il medico dell’Asm M. Stigliano ha fatto un excursus dell’Ebola,
malattia che si diffonde nel 1976 e il cui vaccino per combatterla dovrebbe
essere pronto a breve, aggiungendo come sia fondamentale aiutare le popolazioni
affette da malattie sul posto con una prima diagnosi precoce e poi praticare la
terapia giusta. Un saluto agli organizzatori è stato portato dal Prefetto di
Matera Luigi Pizzi, che nel plaudire all’iniziativa ha asserito come quella
della World of colors sia un esempio da emulare di sussidiarietà orizzontale e
di come la Lucania con i suoi centri di accoglienza sia un modello da prendere
come esempio. Mariolina Delia ha illustrato il fondamentale lavoro svolto dalle
scuole sul fronte dell’integrazione scolastica e sociale; mentre Salvatore
Infantino del Mef (Ministero dell’economia e finanze) nella sua relazione ha
spiegato come l’Ue prevede all’articolo 248 del Trattato di togliere la fame
dal mondo e creare percorsi di pace. Come? Attraverso i fondi europei e quelli
di coesione per le nazioni aderenti, mentre per quelli extra Ue lo strumento
messo in campo è il fondo per lo sviluppo. Si tratta di interventi che vanno
nella direzione dello scambio economico e l’aiuto concreto verso gli Stati più
poveri del pianeta e per gli anni 2014/2020 i soldi messi a disposizione dall’Ue
sono 30 miliardi di euro. L’Italia è il quarto contribuente in termini di soldi
trasferiti all’Europa e negli ultimi posti però nel cogliere le opportunità di
lavoro che si possono creare facendo nello stesso tempo solidarietà,
riferendosi alla creazione di centri di accoglienza, progetti di integrazione
delle persone meno fortunate. Ha concluso il simposio il vice ministro
all’Interno, Filippo Bubbico (Pd), che ha esaltato l’operazione Mare Nostrum
(salvare e accogliere gli africani sbarcati sulle coste italiane) come
un’esperienza di straordinaria costruzione di una rete di solidarietà che ha
messo da parte gli egoismi e cercato di dare dignità a persone che avevano
perso ogni speranza di vita: un esempio da tenere sempre presente anche per
l’economia sociale che si è sviluppata intorno a questi sbarchi fatta di
lavoro, integrazione e consapevolezza di un progetto di vita e di un futuro
migliore. Il prossimo appuntamento per continuare nella raccolta fondi per la
ricostruzione di una seconda scuola in Guinea Bissau (città di Bolama), dopo
quella del 2013, i volontari della World of colors lo danno per il 7 dicembre
al PalaErcole con una serata all’insegna della musica con Mango come
testimonial d’eccezione.
Gabriele Elia
(fonte il
Quotidiano del Sud)
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