martedì 11 novembre 2014

Le scolaresche scoprono il centro Wwf di Policoro




POLICORO – La stagione estiva ormai alle spalle non ferma le attività all’interno dell’oasi Wwf del Bosco Pantano in località Idrovora di Policoro. Infatti con la riapertura delle scuole il centro educazione ambientale, riconosciuto dalla Regione Basilicata,  riprendono le attività rivolte alle scuole, con collaborazioni istituzionali che riguardano la tutela, la conservazione e la didattica da parte della società che gestisce l’oasi in nome e per conto del Wwf Italia. Di questi periodi la struttura è aperta a scolaresche delle vicine regioni: Calabria, Puglia, Campania e Lazio, con sempre maggiori riscontri e partecipazione, tanto da aver ospitato e gestito in termini di presenze giornaliere oltre 1.500 visitatori nel solo mese di ottobre 2014, tra questi oltre 200 ragazzi provenienti dall’istituto comprensivo “L. Milani” di Policoro, aprendo agli istituti del territorio collaborazioni programmate per corsi di studio e per classi di diverso livello scolastico con l’obiettivo rivolto alla scoperta e alla tutela di un patrimonio naturalistico universale, quale l’oasi del Bosco Pantano, tra gli attrattori principali che operano e qualificano l’ area geografica del Sud della Lucania e centro di eccellenza per la cura delle tartarughe, in particolar modo la Caretta Caretta. Tanto che nei giorni scorsi ne sono state liberate due dopo che il personale le ha curate e operate chirurgicamente presso la facoltà di Veterinaria di Bari in collaborazione con l’equipe del prof. Di Bello. Il primo esemplare, recuperato lungo le spiagge di Metaponto, è stato liberato a completamento di un percorso veterinario e didattico mirato allo studio della biologia marina nel Golfo di Taranto per scuole come la “Sa Pio” di Roma, che ormai da qualche anno ha scelto il nostro territorio e l’organizzazione Oasi Wwf quale luogo di accoglienza didattica, di studio e inizio attività formative. Il secondo esemplare, incappato accidentalmente nel “Palangaro” del peschereccio Santa Maria d’Alto Mare di Taranto e consegnato al Centro Wwf di Policoro, in seguito ad indagini preliminari è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico per l’estrazione di un grosso amo da pesca presente in esofago, seguito da attività veterinarie specifiche come: radiografie, esame ecografico, endoscopico e un secondo intervento chirurgico in laparoscopia indispensabile al prelievo istologico mirato alla verifica di possibili patologie nel tratto gastro intestinale, dopodiché la splendida tartaruga marina “Santa Maria” di oltre 40 kg di peso è stata preparata e liberata nello Jonio, alla presenza anche del sindaco di Policoro Leone, con la collaborazione della scolaresca della scuola primaria “Carrieri” di Taranto coinvolta dal centro policorese quali affidatari della tartaruga proveniente dalla loro città.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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