POLICORO
– Il comitato promotore per la fusione tra i Comuni di Policoro e Scanzano
Jonico continua i suoi incontri sul territorio confrontandosi con cittadini e
loro associazioni per cercare di allagare la base dei consensi intorno alla
proposta. Partita a fine luglio per volontà di alcuni cittadini ed ex
amministratori di entrambi gli Enti locali, tra cui: Antonio Di Sanza, Antonio
Gallitelli, Mario Altieri, Benedetto Gallitelli, Ottavio Frammartino, ecc..,
nella serata di sabato 11 ottobre nella sala convegni dell’Oro hotel di via
Lido in Policoro c’è stata l’ultima riunione in ordine cronologico. Tra gli
intervenuti: l’avv. Vincenzo Montagna, Don Salvatore De Pizzo, Nicola Suriano
(già primo sindaco di Scanzano), Salvatore Putignano (ex consigliere comunale
Dc della prima consiliatura, sempre di Scanzano), Franco Garofalo (tour
operator) e cittadini comuni. Dalla discussione è emersa la necessità, sottolineata
da tutte le relazioni, di uscire dai margini dove ora sarebbe relegato il
Metapontino da parte della politica regionale, i cui riflettori sono puntati solo
sul capoluogo di regione, Potenza, e Matera, le due città più grosse della
Lucania. E per fare ciò la logica dei numeri è quella dalla quale partire: una
città metropolitana di oltre 22 mila abitanti servirebbe (Policoro più
Scanzano) a far sentire la voce di un’area le cui potenzialità sotto molti
aspetti è ancora inespressa, a partire proprio dal turismo. Inoltre con i
cambiamenti degli assetti istituzionali in corso sia da parte dell’Esecutivo
nazionale che di quello della governance regionale, si penalizza di fatto le
“periferie” municipali distanti in termini di chilometri dai due capoluoghi. La
soppressione delle Province è solo il primo passo, e nel prossimo futuro non è
escluso, è stato fatto rilevare durante il dibattito, che vada il porto il
progetto della Fondazione Agnelli di creare le macroregioni, con la Lucania che
sarebbe tra i primi Enti territoriali a farne le spese per ragioni di
popolazione (appena oltre i 500 mila residenti). Pertanto le logiche contabili
e della complementare spending review porta inevitabilmente ad accelerare
percorsi di fusione tra Municipalità che servano a controbilanciare la politica
centripeta dei processi decisionali a vari livelli, senza consultazione, per
giunta, della base/cittadini. Così a subire passivamente, non solo in termini
finanziari/economici, sono sempre e solo i Comuni, Enti di prossimità, più
vicini alle istanze della popolazione. Da qui la necessità, sempre secondo il
comitato e le adesioni che sta raccogliendo, di porre un argine preventivo a
questi scenari, andando a fondere due comunità che hanno nella Riforma agraria
la base della futura città metropolitana che porterebbe subito immediati
benefici: allentamento del Patto di stabilità, incentivi economici sia
regionali che nazionali, abbattimento dei costi della politica con una sola
Amministrazione e meno dirigenti. Il prossimo appuntamento ufficiale è previsto
il 24 ottobre nella sala di Padre Minozzi (Policoro) alle 18:00 e il giorno
seguente al Palazzo baronale di Scanzano (stessa ora) per la raccolta firme,
petizione, necessaria per avviare la procedura prevista dalla legge.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano del Sud)
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