sabato 18 ottobre 2014

Fusione Policoro-Scanzano, si intensificano gli incontri

POLICORO – Il comitato promotore per la fusione tra i Comuni di Policoro e Scanzano Jonico continua i suoi incontri sul territorio confrontandosi con cittadini e loro associazioni per cercare di allagare la base dei consensi intorno alla proposta. Partita a fine luglio per volontà di alcuni cittadini ed ex amministratori di entrambi gli Enti locali, tra cui: Antonio Di Sanza, Antonio Gallitelli, Mario Altieri, Benedetto Gallitelli, Ottavio Frammartino, ecc.., nella serata di sabato 11 ottobre nella sala convegni dell’Oro hotel di via Lido in Policoro c’è stata l’ultima riunione in ordine cronologico. Tra gli intervenuti: l’avv. Vincenzo Montagna, Don Salvatore De Pizzo, Nicola Suriano (già primo sindaco di Scanzano), Salvatore Putignano (ex consigliere comunale Dc della prima consiliatura, sempre di Scanzano), Franco Garofalo (tour operator) e cittadini comuni. Dalla discussione è emersa la necessità, sottolineata da tutte le relazioni, di uscire dai margini dove ora sarebbe relegato il Metapontino da parte della politica regionale, i cui riflettori sono puntati solo sul capoluogo di regione, Potenza, e Matera, le due città più grosse della Lucania. E per fare ciò la logica dei numeri è quella dalla quale partire: una città metropolitana di oltre 22 mila abitanti servirebbe (Policoro più Scanzano) a far sentire la voce di un’area le cui potenzialità sotto molti aspetti è ancora inespressa, a partire proprio dal turismo. Inoltre con i cambiamenti degli assetti istituzionali in corso sia da parte dell’Esecutivo nazionale che di quello della governance regionale, si penalizza di fatto le “periferie” municipali distanti in termini di chilometri dai due capoluoghi. La soppressione delle Province è solo il primo passo, e nel prossimo futuro non è escluso, è stato fatto rilevare durante il dibattito, che vada il porto il progetto della Fondazione Agnelli di creare le macroregioni, con la Lucania che sarebbe tra i primi Enti territoriali a farne le spese per ragioni di popolazione (appena oltre i 500 mila residenti). Pertanto le logiche contabili e della complementare spending review porta inevitabilmente ad accelerare percorsi di fusione tra Municipalità che servano a controbilanciare la politica centripeta dei processi decisionali a vari livelli, senza consultazione, per giunta, della base/cittadini. Così a subire passivamente, non solo in termini finanziari/economici, sono sempre e solo i Comuni, Enti di prossimità, più vicini alle istanze della popolazione. Da qui la necessità, sempre secondo il comitato e le adesioni che sta raccogliendo, di porre un argine preventivo a questi scenari, andando a fondere due comunità che hanno nella Riforma agraria la base della futura città metropolitana che porterebbe subito immediati benefici: allentamento del Patto di stabilità, incentivi economici sia regionali che nazionali, abbattimento dei costi della politica con una sola Amministrazione e meno dirigenti. Il prossimo appuntamento ufficiale è previsto il 24 ottobre nella sala di Padre Minozzi (Policoro) alle 18:00 e il giorno seguente al Palazzo baronale di Scanzano (stessa ora) per la raccolta firme, petizione, necessaria per avviare la procedura prevista dalla legge.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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