POLICORO – La massima assise consiliare a maggioranza assoluta nella
seduta del 29 settembre ha surrogato la consigliera comunale della lista del
Popolo della libertà, Veronica Lapadula, con l’Avv. Antonio Cantasano, eletto
nella stessa lista alle elezioni del maggio 2012 raccogliendo 29 consensi. All’interno
dello stesso partito, che oggi alla luce dell’evoluzione politica nazionale il
Popolo delle libertà non esiste più e dalle sue ceneri è stato rifondato il
partito di Forza Italia, nato ex novo il Nuovo centro destra e Fratelli
d’Italia, inizialmente erano stati eletti: Gianluca Modarelli, presidente del
Consiglio; Livia Lauria, assessore alle Politiche sociali e Rocco Colucci, con
delega al Personale. Nel sistema elettorale a doppio turno per i Comuni oltre i
15 mila abitanti vige l’incompatibilità tra il ruolo di assessore e
consigliere. Ecco dunque che dopo la nomina della Giunta di centro destra targata
Rocco Leone, il posto di Lauria e Colucci venne preso dai primi dei non eletti,
Domenico Bianco e Veronica Lapadula. Durante l’estate 2014 per vicende interne
all’ex Pdl a Rocco Colucci veniva tolta la delega e così nell’Esecutivo
cittadino entrava Domenico Bianco nello stesso ruolo. In Consiglio il suo posto
veniva preso da Donatello Sollazzo. Ora con le dimissioni di Lapadula,
presentate il 22 settembre, dall’ex Pdl è stato “ripescato” Antonio Cantasano.
Poiché in questi anni dichiarazioni di appartenenza politica ufficiali non ne
sono state fatte, tranne Modarelli (Fi), secondo vox populi Sollazzo,
Cantasano, Bianco e Modarelli farebbero parte della pattuglia degli Azzurri di
Silvio Berlusconi. Questi equilibri politici sono importanti perché a fine anno
scade il mandato di Modarelli (due anni e mezzo) e dunque la maggioranza che
amministra la città dovrà eleggere o confermare il nuovo presidente del
Consiglio. Con quest’ultimo avvicendamento il parlamentino cittadino perde
l’unica donna presente e si conferma sempre più una consiliatura maschilista.
Dopo l’approvazione del primo punto all’ordine del giorno, la seduta è stata
prima sospesa e poi si è conclusa anticipatamente dopo che la minoranza con
Fabiano Montesano e Francesco Fortunato, entrambi del Pd, ha sollevato un
difetto di notifica degli atti, avvenuto poche ore prima del Consiglio, e
dunque impossibilitati a leggere le carte relative agli equilibri di bilancio
per poter controbattere alle ragioni della maggioranza.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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