lunedì 10 marzo 2014

Contratto di quartiere II. Frammartino: “Non si può costruire senza bonifica dell’area”


POLICORO – Si può o non può costruire nell’area oggetto dell’investimento pubblico-privato, ingresso Policoro-Sud, denominato Contratto di QuartiereII –Iazzo Ricino? Il tormentone tiene banco da alcune settimane in città. Venerdì l’Amministrazione comunale ha assicurato che tutto è a posto e che la situazione ambientale è sotto controllo da tempo. Chi però ha innescato la polemica non la pensa così. Ottavio Frammartino, candidato sindaco alle amministrative del 2012, sostiene esattamente il contrario: “A smentire le rassicurazioni del sindaco ci sono gli atti trasmessi dall’ Asm di Matera nel mese di febbraio 2013 al Comune (all’insaputa del sindaco?), che imponeva misure sanitarie  nelle vicinanze del parco urbano nel Contratto di quartiere per un rinvenimento di un manufatto contenente una sostanza nociva per l’uomo e ne disponeva la rimozione immediata con il divieto ai lavoratori di svolgere l’attività nella zona circostante. Questa è una prima testimonianza che quella zona dagli anni ‘70 fino agli anni ‘80 è stata una discarica non autorizzata di rifiuti urbani come si evince dagli atti ufficiali dello stesso Comune, e proprio perché non controllata non si sa cosa in essa sia stato conferito.  La stessa ricostruzione sommaria fatta dal primo cittadino Rocco Leone non è basata su nessun atto concreto; mentre noi possiamo dimostrare con testimonianze documentali che nessuna bonifica è stata fatta in quegli anni. Ma se le circostanze di cui parla il sindaco risultassero  vere ci troveremmo di fronte a una truffa visto che gli atti di transazione del Comune con gli allora affittuari parla di altro. Inoltre basterebbe leggere le perizie di variante (delle vere e proprie chicche di illegalità!) per smentire clamorosamente l’Amministrazione comunale. Infatti nelle stesse si parla di scavi con conseguente ritrovamento di materiale di riporto non idoneo e della necessità di bonificare l’intera area: Delibera di giunta municipale n 105 10/10/2012 tanto per citarne una a caso, che certificano  l’inaffidabilità delle ricerche geognostiche. Quindi ci troviamo nella situazione assurda che il sindaco dice una cosa nelle perizie per poi smentirsi in conferenza stampa. Che quella zona non è stata bonificata è certo; cosa c’è sotto non lo sappiamo, e proprio per questo che continuiamo ad insistere che venga fatto sull’area da noi individuata un’accurata indagine e la conseguente bonifica. Inoltre il sindaco non ha affrontato gli altri problemi da noi posti in questi anni, che vanno dalla illegittimità delle transazioni riconosciute agli abusivi, costate migliaia di euro alle casse del Municpio, a un bando di gara fatto senza avere il possesso delle aree che hanno rallentato i lavori passando poi alle perizie di variante approvate dalla Giunta dopo che i lavori erano stati eseguiti. Per dare risposte a queste domande  abbiamo scritto non alla Regione, ma al responsabile del comitato paritecnico del Contratto di quartiereII, che ha tra i compiti quello di verificare l’attuazione dell’investimento. Ma purtroppo per noi il sindaco non lo sa”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)


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