POLICORO
– Nella serata di mercoledì 26 febbraio è stato convocato il Consiglio comunale
della città jonica. Tra i punti all’ordine del giorno (Odg) la maggioranza di
centro destra che amministra la città dal 2012 ha chiesto a tutti i consiglieri
un mandato forte da dare al sindaco, Rocco Leone (Pdl), sul protocollo di
intesa sottoscritto di recente tra il Comune di Scanzano e il Consorzio di
sviluppo industriale Asi di Matera sull’ubicazione di un’area produttiva al
confine tra i due Enti locali. In particolar modo la maggioranza per bocca del
vice sindaco Enrico Bianco (indipendente) e del primo cittadino, chiede che la
Regione blocchi l’iter iniziato qualche mese fa poiché a loro dire ci sarebbero
alcune criticità: la prima di natura ambientale poiché nei pressi dell’area c’è
l’argine del fiume Agri; la seconda di natura storica culturale in quanto c’è
il castello baronale e l’area archeologica; la terza riguarderebbe una
scorrettezza istituzionale che Leone ha definito atto di pirateria politica in
quanto il Comune di Scanzano non avrebbe coinvolto in questa scelta quello
confinante; il quarto riguarda un potenziale conflitto di interessi tra il
dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Scanzano (Ing. Dichio), il quale è
anche dirigente dello stesso Consorzio; il quinto è relativo al doppio gioco
effettuato, sempre a parere della maggioranza, dal Comune di Scanzano
riguardante la dicitura area artigianale nella delibera di Consiglio e area
industriale nel protocollo di intesa. Hanno poi aggiunto che dietro questa
scelta ci sarebbe la volontà politica di “espropriare” Policoro della sua area
industriale, individuata negli anni ’70 in zona Filici (alle spalle del centro
commerciale Heraclea), e mai decollata. Infine non sono mancati attacchi allo
stesso Consorzio, commissariato da sette anni, che a loro dire non dovrebbe
prendere decisioni così importanti per il futuro delle comunità in quanto non
dotato degli organi ufficiali previsti dallo statuto: gli amministratori
eletti. Infatti il consigliere di maggioranza Giuseppe Ferrara (Impegno comune)
ne ha chiesto la soppressione; Domenico Bianco (Pdl) ha parlato di uso
improprio di denaro pubblico sperperato dal Commissario per i progetti preliminari
che ne conseguono dopo la sua individuazione. Per la minoranza ha preso la
parola Fabiano Montesano (Pd), il quale ha evidenziato come il Comune di
Scanzano non paghi nemmeno le quote annuali al Consorzio e nello stesso tempo
di riprendere il progetto della zona Filici strategica per tutto il
comprensorio, anche calabrese. Gianluca Marrese, capogruppo del Pd, ha avanzato
le sue perplessità sull’Odg in quanto secondo lo stesso sarebbe stato più
opportuno aprire un tavolo di confronto tra le due municipalità e il
Commissario Asi (Santarsia) e dirimere così la controversia in maniera
pacifica/politica evitando l’isolamento nel quale sarebbe finito Policoro. Poi
ha anche dichiarato che il Comune di Scanzano ha tutte le prerogative per
dotarsi di un’area artigianale/industriale in quanto a differenza di Policoro
si è dotato di tutti gli strumenti urbanistici per pianificare il proprio
sviluppo. Francesco Fortunato, sempre Pd, nel suo intervento ha fatto rilevare
come Policoro dovrebbe pensare al potenziamento della propria area artigianale
(quella nei pressi dell’Idrovora) sfruttando i fondi della legge regionale
18/2010 e di non condividere il metodo adottato dalla maggioranza di andare
allo sconto nei confronti di Scanzano. Infine Carmine Vetere, sempre della
minoranza (Policoro Democratica), pur condividendo in parte questa presa di
posizione della maggioranza ha avanzato anch’egli dei dubbi sul metodo e ha
chiesto l’attivazione di un piano di monitoraggio in itinere. Dopo la
discussione si è proceduto al voto: la maggioranza ha votato a favore, Marrese,
Montesano e Fortunato contro; Vetere e Rocco Carrera (Indipendente) si sono
astenuti.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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