POLICORO – Roberto Ruggiero,
cittadino di Policoro, è stato il delegato a rappresentare il Comune del centro
jonico (2006/2008) presso il Consorzio di sviluppo industriale di Matera, Ente
sub regionale che nei giorni ha sottoscritto un protocollo di intesa con il
Municipio di Scanzano per l’ubicazione di un’area produttiva osteggiato
dall’Amministrazione comunale. A distanza di cinque anni dal suo mandato
Ruggiero denuncia: “Il Consorzio, nella sua vita pre-commissariale, era un Ente
sano, corretto ed efficiente, dimostrato dai bilanci regolarmente approvati,
oltre che dall’assemblea dei soci anche dagli organi regionali di controllo. La
sua gestione, frutto di una virtuosa collaborazione tra i dipendenti, la
direzione e gli organi amministrativi, era improntata al rigido principio di
legalità e funzionalità. I giudizi positivi che sull’Ente venivano pronunciati
dalle organizzazioni imprenditoriali (sempre presenti nel Consiglio di Amministrazione
), dalle Comunità locali, ma soprattutto da parte di quegli imprenditori che scendevano
nel materano con l’intento di insediare nuove attività produttive, sono un
fatto incancellabile. L’ultimo Consiglio di Amministrazione, prima del
commissariamento, ha lasciato al Commissario di nomina regionale un Ente
fortemente capitalizzato (oltre ventuno milioni di euro di liquidità), robustamente
patrimonializzato (beni immobili per oltre settanta milioni di euro), con aree
attrezzate come poche nel Mezzogiorno. In nessun caso i componenti del
Consiglio di Amministrazione hanno imposto o solo suggerito l’assunzione di
personale proveniente dalla segreterie di partito. Forse il commissariamento è
stato pensato ed imposto dalla Regione per appropriarsi di una gestione che non
subiva intromissioni esterne, rifiuto voluto proprio per non creare le
condizioni di default in cui si è trovato l’omologo Consorzio di Potenza, che
giustamente andava commissariato per lo stato di grave crisi in cui si è
dibattuto per parecchi anni e che oramai non era più in condizioni di andare
avanti; o forse la decisione di commissariare
anche il Consorzio di Matera è dipeso dal fatto che bisognava camuffare
nella presunta riorganizzazione generale dei Consorzi industriali regionali
l’abolizione di tutte e due gli Enti; la cui eventuale e non urgente revisione
doveva passare attraverso una
rivisitazione degli Statuti, da una migliore e dettagliata delega da parte
della Regione, affidata all’assemblea dei singoli Consorzi, composta dai Soci (
Comunità Locali – Organizzazioni
imprenditoriali – Provincia ). La felice
esperienza che ho vissuto al Consorzio Industriale non è solo il derivato della
serietà di un impegno, ma anche dal vincolo che ci univa agli organismi e alle
istituzioni che rappresentavamo all’interno dell’Ente. Oggi, una gestione
commissariale che non dà conto a nessuno,
forse nemmeno a chi l’ha ideata, attuata nominando la persona meno adatta, ha omologato il Consorzio di Matera a tutti
quegli Enti che non hanno come orizzonte la trasparenza, il contenimento dei
costi, l’efficienza, la prontezza dei riscontri. Infatti mi risulta che
nell’ambito dell’Ente sono venuti a galla contrapposizioni, tensioni tra il
personale e tra parte di questo con il vertice fino a giungere alle aule
giudiziarie; lacerazioni che hanno portato l’Ente alla paralisi, o verso scelte
contraddittorie, assurde ed illegittime”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
Nessun commento:
Posta un commento