Riprende la mobilitazione del Comitato TerreJoniche.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa di Altragricoltura. Gli alluvionati
passeranno il Natale in mobilitazione per dare gli auguri a modo loro al
Governo nazionale di fronte alla Prefettura di Matera. "Il Comitato ha
preso atto in questi giorni dell'apertura di una serie di spazi di confronto
con il nuovo Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e con le
forze politiche regionali e nazionali ma per discutere di strategia e impostare
i piani di prevenzione e recupero delle risorse di cui c'è assoluto bisogno,
occorre evitare prima che il malato muoia - ha dichiarato Gianni Fabbris di
Altragricoltura. E' moralmente inaccettabile e politicamente gravissimo
che il Governo non abbia ancora dichiarato lo Stato d'emergenza per la
Basilicata e non abbia ancora messo un euro per l'alluvione dell'8
ottobre". Questo è il documento adottato dal Coordinamento del Comitato
per la Difesa delle TerreJoniche nell'ultima riunione che indice la
mobilitazione di Natale per la dignità e la giustizia. Per organizzare le
iniziative ed articolare le forme di lotta , è stata convocata l'assemblea
pubblica nella Sala Consigliare del Comune di Marconia per lunedì alle ore
17,30, mentre sempre da lunedì dalle ore 10.00 a Matera in piazza Vittorio
Veneto è stata preannunciata la mobilitazione ad oltranza. "Ci saremo ad
oltranza - conclude la Fabbris - fino a quando non avremo
ottenuto il diritto minimo che spetta ad ogni comunità alluvionata, il primo
passo che qualsiasi Governo serio avrebbe assunto da tempo: il riconoscimento
per l'alluvione dell'8 ottobre dello stato d'emergenza con i primi fondi per
gli interventi d'urgenza. Ci saremo con la massima pressione di cui saremo
capaci, contando sul sostegno e il contributo della comunità materana, dei
cittadini, delle associazioni, delle istituzioni e delle forze sociali e
sindacali. Ci contiamo perchè sappiamo che la nostra battaglia per la messa in
sicurezza del territorio ed i risarcimenti a quanti sono stati colpiti non è un
fatto privato di quanti hanno subito danni questa volta o potranno subirne la
prossima ma riguarda la dignità ed i diritti di tutta la comunità ad un
territorio tutelato ed a vivere in un contesto civilmente degno."
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