martedì 24 dicembre 2013

Altragricoltura: da lunedì mobilitazione per alluvionati

Riprende la mobilitazione del Comitato TerreJoniche. E’ quanto si legge in un comunicato stampa di Altragricoltura. Gli alluvionati passeranno il Natale in mobilitazione per dare gli auguri a modo loro al Governo nazionale di fronte alla Prefettura di Matera. "Il Comitato ha preso atto in questi giorni dell'apertura di una serie di spazi di confronto con il nuovo Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e con le forze politiche regionali e nazionali ma per discutere di strategia e impostare i piani di prevenzione e recupero delle risorse di cui c'è assoluto bisogno, occorre evitare prima che il malato muoia - ha dichiarato Gianni Fabbris di Altragricoltura.  E' moralmente inaccettabile e politicamente gravissimo che il Governo non abbia ancora dichiarato lo Stato d'emergenza per la Basilicata e non abbia ancora messo un euro per l'alluvione dell'8 ottobre". Questo è il documento adottato dal Coordinamento del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche nell'ultima riunione che indice la mobilitazione di Natale per la dignità e la giustizia. Per organizzare le iniziative ed articolare le forme di lotta , è stata convocata l'assemblea pubblica nella Sala Consigliare del Comune di Marconia per lunedì alle ore 17,30, mentre sempre da lunedì dalle ore 10.00 a Matera in piazza Vittorio Veneto è stata preannunciata la mobilitazione ad oltranza. "Ci saremo ad oltranza - conclude la Fabbris - fino a quando non avremo ottenuto il diritto minimo che spetta ad ogni comunità alluvionata, il primo passo che qualsiasi Governo serio avrebbe assunto da tempo: il riconoscimento per l'alluvione dell'8 ottobre dello stato d'emergenza con i primi fondi per gli interventi d'urgenza. Ci saremo con la massima pressione di cui saremo capaci, contando sul sostegno e il contributo della comunità materana, dei cittadini, delle associazioni, delle istituzioni e delle forze sociali e sindacali. Ci contiamo perchè sappiamo che la nostra battaglia per la messa in sicurezza del territorio ed i risarcimenti a quanti sono stati colpiti non è un fatto privato di quanti hanno subito danni questa volta o potranno subirne la prossima ma riguarda la dignità ed i diritti di tutta la comunità ad un territorio tutelato ed a vivere in un contesto civilmente degno."

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