POLICORO - Sono
stanco di vedere la mia terra morire giorno dopo giorno, è quanto dichiara il
Presidente del consiglio comunale di Policoro Gianluca Modarelli (FI). Sono
stanco di leggere dati pietosi sulla nostra Regione, a cui spettano i “record”
più tristi, povertà diffusa ed emigrazione giovanile su tutti. La Basilicata è
la regione più povera d'Italia, i dati Istat parlano chiaro, le aziende
agricole si sono dimezzate nell'arco di 10 anni, il tasso di disoccupazione
costantemente in crescita: nella sola Val d'Agri (dove è più intensa l'attività
dei petrolieri) ci sono 8 mila persone tra disoccupati e inoccupati. Abbiamo
oltre 400 siti contaminati dalle attività estrattive, dati della Commissione
Bicamerale sul Ciclo dei rifiuti, ed una percentuale di morti per tumore più
alta della media nazionale. Basilicata: patria di gente una volta fiera e
combattiva, costretta ora a vivere dell’elemosina dei petrolieri che abusano
delle nostre ricchezze e di questa sinistra al potere ormai da troppi anni che,
abbindolando la popolazione lucana, con corsi di formazione fantasma, ha
costruito un impero di clientelismo di estensione incalcolabile. Siamo stufi di
vedere la nostra terra usurpata, sfruttata e abbandonata. La nostra terra è ricca
di risorse energetiche, ambientali e culturali. Abbiamo un amplissimo bagaglio
di storia e cultura, con città del calibro di Matera, Lagopesole, Venosa, Melfi.
Quanti hanno visitato i Sassi del capoluogo di provincia lucano ne sono rimasti
profondamente affascinati, piccole abitazioni costruite da un materiale povero
e semplice come il tufo, simbolo di una civiltà contadina. Fortunatamente, lo
sviluppo promosso in questa città negli ultimi anni, insieme con l’abilità dei
materani nell’investire i fondi europei, hanno fatto sì che i Sassi venissero
dichiarati patrimonio dell’Unesco e che Matera fosse candidata al titolo di “Capitale
Europea della Cultura del 2019”. Questa iniziativa porterà migliaia di turisti
nella città lucana. E allora, perché – continua Modarelli - non pensare di
puntare sulla cultura anche in altre zone della Basilicata? Si potrebbe, ad
esempio, creare una sorta di “itinerario
Federiciano” tra i castelli di Melfi e Lagopesole: essi, infatti, racchiudono
al loro interno secoli di storia durante i quali, soprattutto grazie ai
Normanni e agli Svevi, raggiunsero il loro massimo splendore. E così, come
queste due città costituirono dei punti di riferimento per tutto il Sacro
Romano Impero, in quanto centri d’attrazione culturale e naturale, potrebbero
divenire un polo d’attrazione nevralgico per l’Europa e il Mediterraneo. Un
itinerario culturale, per ridare nuovo splendore a queste due cittadine e alla
Lucania intera: perchè no? Basterebbe lasciare da parte le gelosie e l’egoismo,
ed investire sulla cultura per rilanciare la nostra terra a livello nazionale
prima, ed europeo poi. Sarò anche un’utopista, ma preferisco essere un
sognatore, piuttosto che rassegnarmi ad una triste realtà. Siamo schiavi –
conclude Modarelli - di un sistema che è stato creato da chi ha riposto la
propria fiducia in persone immeritevoli di ricoprire cariche importanti. La
mala-politica ha distrutto tutto, ma non la mia, la nostra, voglia di
affiancare alla protesta la proposta.
Gianluca
Modarelli
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