POLICORO
– Il 31 agosto scorso una donna, E. M. K. (di origini marocchine) ha rischiato
di annegare nella zona Idrovora di Policoro. La notizia arriva direttamente da
Vincenzo Pastore che con i suoi volontari ha pattugliato la costa jonica, nel
perimetro di Policoro e dintorni, per tutta la stagione estiva nell’attività di
salvamento a mare di natanti e bagnanti, meglio conosciuta come i “Collettivi
di salvataggio”. “Alle 13:00 –spiega- arriva una chiamata di richiesta di
intervento, la più rapida possibile. Così parte la dislocazione delle
telefonate sia al gruppo acqua (Moto d’acqua attrezzata rescue) che con il
mezzo terrestre, fuoristrada, con tutta l’attrezzatura per un soccorso di tipo
codice rosso (ossigeno medicale, defibrillatore). Lo scenario e il punto non
sono chiari, ma la zona si, via Mascagni, punto più ostile da raggiungere via
terra; quindi la prima difficoltà è assistere il 118 che non può raggiungere
con l’attrezzatura sanitaria il punto esatto. Individuata la scena
dell’incidente arriva in circa 5 minuti dalla chiamata il fuoristrada con a
bordo il sottoscritto che, notando il soggetto, una ragazza di 28 anni in
condizioni critiche, mi precipito subito a fare una valutazione delle
condizioni vitali. Noto una signora che stava già gestendo l’operazione,
presentandomi mi rendo conto che è una dottoressa (Maria Pia Ruggieri); metto a
disposizione le attrezzature in dotazione alla Motonautica lucana e
fortunatamente dopo qualche minuto la ragazza inizia a prendere colore, segno
che la circolazione cominciava a distribuire ossigeno alle parti vitali dopo un
breve arresto cardiocircolatorio dovuto alla mancanza di aria nei polmoni. Arriva
il 118 a piedi sulla spiaggia: l’ossigeno dato in quella tempistica ha fatto la
differenza; la ragazza ha ripreso coscienza e controllo e per i sanitari
risultava una ossigenazione del sangue regolare e dunque fuori pericolo anche
se c’è stato bisogno di trasportarla in ambulanza per raggiungere l’ospedale di
Policoro per tenerla sotto osservazione. Posizionata sul fuoristrada dopo
averla stabilizzata abbiamo raggiunto l’ambulanza del 118 mantenendo sotto
controllo sia l’ossigenazione che l’eventuale arresto cardiaco; essa non era ancora
del tutto fuori pericolo. Solo camminando con il mezzo di soccorso ci siamo
accorti di quanto tempo abbiamo ottimizzato e che lo stesso tempo ci ha permesso
di veder risplendere il sorriso sul volto di una ragazza. Ringrazio i lidi di
Policoro per il contributo economico concesso per questo servizio e la grande
collaborazione tra volontari e operatori sanitari che ha permesso di salvare la
donna”.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano del Sud)
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