Alla
Regione Basilicata sono stati assegnati € 17.207.780 per favorire
l'occupazione, entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita
dal sistema di istruzione, ai giovani dai 15 ai 29 anni che hanno smesso di
studiare, non lavorano e non seguono corsi di formazione. Formazione,
apprendistato e bonus occupazionali sono le misure sulle quali la Basilicata ha
impegnato oltre la metà delle risorse a disposizione. Il programma Garanzia
Giovani parte con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia imposta
dall’Unione Europea e rischia di replicare, se non interverranno correttivi,
l’esperienza, non del tutto positiva, del “Ponte per l’occupazione; Work
Experience” , i cui risultati occupazionali e di spesa sono noti a tutti. Al
momento, nonostante l’avvio ufficiale fosse stabilito dal 1° Maggio, il sito
della Regione Basilicata è desolatamente spoglio di offerte, tant’è che dei già
pochi giovani lucani finora registrati, circa 1.500, un migliaio ha preferito
rivolgersi ad altre regioni, per lo più del Nord, che già offrono tirocini,
percorsi formativi e contratti di apprendistato. La finalità di Garanzia
Giovani è in realtà quella di creare in tempi estremamente rapidi un
collegamento tra i giovani fuoriusciti dai percorsi di istruzione e il mondo
del lavoro, garantendo loro per un breve periodo un sostegno al reddito. In tal
senso la proposta afferma - il
Presidente del Consiglio Comunale di Policoro Gianluca Modarelli (FI) - è quella di investire direttamente sui
giovani, con una scossa positiva, fatta di ricorso ad apprendistato e tirocini,
chiedendo alle imprese di integrare i compensi ai giovani neet lucani (cioè che
non studiano e non lavorano) e concentrando poi gli interventi (da quelli
previsti dalla finanziaria regionale alle risorse del c.d. “pacchetto Letta”) per
poi favorirne l’assunzione. Si tratterebbe di una prima e immediata risposta
per far partire, anche se con notevole ritardo, Garanzia Giovani anche in
questa regione, e, contemporaneamente avere il tempo per articolare un progetto
che possa prevedere interventi mirati su tre capitoli: incentivare il recupero
scolastico dei giovani di 15-19 anni attraverso convenzioni con il sistema
scolastico pubblico; definire dei percorsi formativi finalizzati in ragione
delle esigenze delle aziende e dei settori che prospettano maggiori possibilità
di occupazione; sostenere l’auto-impiego e le assunzioni stabili, in una logica
di sistema anche con le risorse di derivazione comunitarie. Queste attività
potranno però essere sviluppate in maniera credibile solo sulla base di una
coerente lettura della realtà economica e produttiva della nostra regione. Per
questo ci sarebbe bisogno della costituzione di un osservatorio regionale sul
mercato del lavoro che in maniera oggettiva possa offrire una visione elaborata
e partecipata da tutti gli attori economici e sociali di dati e di tendenze
attendibili su cui basare le previsioni che fino ad oggi, è sensazione di
tutti, siano elaborate in maniera piuttosto approssimativa, senza alcuna forma
di attendibilità scientifica e in assenza di confronto e condivisione. In
questo contesto i centri per l’impiego dovranno garantire immediatamente, e
ritengo che siano nelle condizioni di poterlo fare , la registrazione e
l’orientamento di primo livello dei giovani e l’assistenza ai tirocini
formativi che saranno attivati; nel contempo, insieme alle agenzie provinciali
di formazione e orientamento, dovranno costituire conclude - Modarelli - la spina dorsale di tutto il programma
Garanzia Giovani in previsione di un suo ampliamento curando la sottoscrizione
delle necessari convenzioni con il sistema scolastico pubblico, con
l’università e con il sistema imprenditoriale.
Gianluca
Modarelli
Per
chi fosse interessato ad aderire a Garanzia Giovani: www.garanziagiovani.gov.it;
www.cliclavoro.lavoro.basilicata.it
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