POLICORO – Gianni Alemanno, già
ministro dell’Agricoltura nonché sindaco della Capitale, nel suo tour in giro
per l’Italia nella serata di lunedì 21 luglio ha fatto tappa nell’hotel Hermes
del centro jonico per illustrare il nuovo progetto politico di cui è portatore:
“Costruire il partito della nazione”, tema su cui ha scritto anche un libro
omonimo. L’esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ha spiegato alla
platea che l’Italia deve riappropriarsi di alcune prerogative: identità, sovranità,
interesse nazionale evidenziando come: “Il nostro Paese vive una situazione di
emergenza in cui l’economia non cresce, la disoccupazione aumenta e con essa
gli indici di povertà. Per questi motivi il costituendo partito della nazione
dovrebbe tutelare il made in Italy (identità) dalle acquisizioni estere che hanno
portato le nostre eccellenze in mani straniere con il rischio di essere i primi
penalizzati nel caso in cui la multinazionale dovesse licenziare; non cedere quote
di sovranità all’Unione europea perché in questo modo, vedi euro, chi decide
per noi sono gli altri con le conseguenze di veder saltati tutti i parametri
economici delle nostre produzioni. Dobbiamo essere noi come Italia a sentire
tutti ma chi decide siamo noi e non altri per interposta persona. Di
conseguenza insieme all’identità e sovranità l’ultimo tassello della nostra
offerta politica che porterò al prossimo congresso di Fratelli d’Italia è
l’interesse nazionale: non possiamo permetterci di piegare la testa di fronte
alla svendita di veri e propri marchi che hanno fatto la storia dell’Italia ad
altri gruppi che metterebbero a serio rischio anche il futuro di centinaia di
posti di lavoro di italiani”. Infine sul tema dell’immigrazione Alemanno ha parlato
di limitare gli ingressi sulla base degli indici economici e non accogliere
tutti in maniera indiscriminata per poi non sapere dove collocarli. Durante
l’incontro non sono mancati attacchi a chi vuole smantellare la famiglia
naturale ed equipararla ad altre forme alternative di unioni e il ritorno ad
una nuova Destra che faccia tesoro di ciò che di buono ha saputo fare nel
passato, spostandosi anche al Centro politico acquistandone nuovi potenziali
elettori. Al tavolo dei relatori c’erano anche: Antonio Tisci, Vincenzo Maida,
Antonio Minonni. L’incontro è stato organizzato dalle associazioni culturali:
Centro studi jonico Drus e Comunità e tradizione.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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