martedì 22 luglio 2014

Alemanno presenta il Partito della nazione



POLICORO – Gianni Alemanno, già ministro dell’Agricoltura nonché sindaco della Capitale, nel suo tour in giro per l’Italia nella serata di lunedì 21 luglio ha fatto tappa nell’hotel Hermes del centro jonico per illustrare il nuovo progetto politico di cui è portatore: “Costruire il partito della nazione”, tema su cui ha scritto anche un libro omonimo. L’esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ha spiegato alla platea che l’Italia deve riappropriarsi di alcune prerogative: identità, sovranità, interesse nazionale evidenziando come: “Il nostro Paese vive una situazione di emergenza in cui l’economia non cresce, la disoccupazione aumenta e con essa gli indici di povertà. Per questi motivi il costituendo partito della nazione dovrebbe tutelare il made in Italy (identità) dalle acquisizioni estere che hanno portato le nostre eccellenze in mani straniere con il rischio di essere i primi penalizzati nel caso in cui la multinazionale dovesse licenziare; non cedere quote di sovranità all’Unione europea perché in questo modo, vedi euro, chi decide per noi sono gli altri con le conseguenze di veder saltati tutti i parametri economici delle nostre produzioni. Dobbiamo essere noi come Italia a sentire tutti ma chi decide siamo noi e non altri per interposta persona. Di conseguenza insieme all’identità e sovranità l’ultimo tassello della nostra offerta politica che porterò al prossimo congresso di Fratelli d’Italia è l’interesse nazionale: non possiamo permetterci di piegare la testa di fronte alla svendita di veri e propri marchi che hanno fatto la storia dell’Italia ad altri gruppi che metterebbero a serio rischio anche il futuro di centinaia di posti di lavoro di italiani”. Infine sul tema dell’immigrazione Alemanno ha parlato di limitare gli ingressi sulla base degli indici economici e non accogliere tutti in maniera indiscriminata per poi non sapere dove collocarli. Durante l’incontro non sono mancati attacchi a chi vuole smantellare la famiglia naturale ed equipararla ad altre forme alternative di unioni e il ritorno ad una nuova Destra che faccia tesoro di ciò che di buono ha saputo fare nel passato, spostandosi anche al Centro politico acquistandone nuovi potenziali elettori. Al tavolo dei relatori c’erano anche: Antonio Tisci, Vincenzo Maida, Antonio Minonni. L’incontro è stato organizzato dalle associazioni culturali: Centro studi jonico Drus e Comunità e tradizione.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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