domenica 27 luglio 2014

All’ospedale “Giovanni Paolo II” primo intervento col Reveal Linq

POLICORO – Nei giorni scorsi l’ospedale civile del centro jonico è stato al centro di alcune polemiche circa il disegno politico regionale di ridimensionarlo in alcuni servizi e nel personale, cosa già avvenuta, secondo Cittadinanzattiva-Tribunale del malato, e che continuerà, sempre secondo la stessa associazione in futuro. Dal canto suo, nel Consiglio comunale all’aperto tenutosi il Direttore generale ha affermato che il presidio di Policoro continuerà ad essere un Psa. Ed ecco la pria risposta positiva dell’Asm e del reparto di Cardiologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro, diretto da Luigi Truncellito  dove è stato effettuato con successo da Andrea Andriani il primo impianto di un innovativo sistema che, molto più piccolo di una pila alcalina ministilo, è in grado di monitorare il cuore del paziente per tre anni. “Si tratta del Reveal LINQ, il più piccolo monitor cardiaco impiantabile che – spiega in una nota l’Asm -  iniettato sottocute con una siringa, rivoluziona il monitoraggio cardiaco migliorando la diagnosi per alcune delle patologie più pericolose e difficili da riconoscere quali la sincope e la fibrillazione atriale. Questo innovativo sistema ha da poco ottenuto l’autorizzazione CE alla commercializzazione in Europa. Con una speciale siringa- ha dichiarato il dr. Andriani-  abbiamo iniettato in pochi minuti il dispositivo appena sotto la pelle del paziente, nella parte pettorale sinistra, attraverso una piccola incisione inferiore a un centimetro.” Il sistema Reveal LINQ comprende anche il nuovo monitor esterno di telemedicina MyCareLink che, posizionato presso l’abitazione del paziente, trasmette i dati diagnostici direttamente all’ospedale, utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale. Tutta l’attività cardiaca del paziente sarà quindi registrata per i prossimi tre anni, proprio come una perfetta “micro spia” che, attraverso il sistema esterno di telemedicina, farà pervenire i dati diagnostici da casa in ospedale. Il dispositivo, oltre a confermare con precisione la diagnosi di sospetta fibrillazione atriale, è di grande aiuto nel valutare l’efficacia della strategia terapeutica adottata, sia essa di tipo farmacologico o di tipo interventistico con l’ablazione transcatetere. L’obiettivo da perseguire per ridurre il rischio di ictus e il progressivo affaticamento dell’organo cardiaco è quello di diagnosticare la fibrillazione atriale il più precocemente possibile. Rispetto al monitor della generazione precedente, Reveal LINQ è più piccolo dell’87 per cento ed ha il 20 per cento di memoria in più. Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dr. Rocco Maglietta: “ E’ la dimostrazione – ha sottolineato – del livello di attenzione che pongono i nostri servizi e l’azienda nel suo complesso verso le nuove tecnologie e le innovazioni che nel settore della medicina sono continue.”


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