POLICORO – Nei giorni scorsi
l’ospedale civile del centro jonico è stato al centro di alcune polemiche circa
il disegno politico regionale di ridimensionarlo in alcuni servizi e nel
personale, cosa già avvenuta, secondo Cittadinanzattiva-Tribunale del malato, e
che continuerà, sempre secondo la stessa associazione in futuro. Dal canto suo,
nel Consiglio comunale all’aperto tenutosi il Direttore generale ha affermato
che il presidio di Policoro continuerà ad essere un Psa. Ed ecco la pria
risposta positiva dell’Asm e del reparto di Cardiologia dell’ospedale “Giovanni
Paolo II” di Policoro, diretto da Luigi Truncellito dove è stato
effettuato con successo da Andrea Andriani il primo impianto di un innovativo
sistema che, molto più piccolo di una pila alcalina ministilo, è in grado di
monitorare il cuore del paziente per tre anni. “Si tratta del Reveal LINQ, il
più piccolo monitor cardiaco impiantabile che – spiega in una nota l’Asm
- iniettato sottocute con una siringa, rivoluziona il monitoraggio
cardiaco migliorando la diagnosi per alcune delle patologie più pericolose e
difficili da riconoscere quali la sincope e la fibrillazione atriale. Questo
innovativo sistema ha da poco ottenuto l’autorizzazione CE alla commercializzazione
in Europa. Con una speciale siringa- ha dichiarato il dr. Andriani-
abbiamo iniettato in pochi minuti il dispositivo appena sotto la pelle del
paziente, nella parte pettorale sinistra, attraverso una piccola incisione
inferiore a un centimetro.” Il sistema Reveal LINQ comprende anche il nuovo
monitor esterno di telemedicina MyCareLink che, posizionato presso l’abitazione
del paziente, trasmette i dati diagnostici direttamente all’ospedale,
utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale. Tutta
l’attività cardiaca del paziente sarà quindi registrata per i prossimi tre
anni, proprio come una perfetta “micro spia” che, attraverso il sistema esterno
di telemedicina, farà pervenire i dati diagnostici da casa in ospedale. Il
dispositivo, oltre a confermare con precisione la diagnosi di sospetta
fibrillazione atriale, è di grande aiuto nel valutare l’efficacia della
strategia terapeutica adottata, sia essa di tipo farmacologico o di tipo
interventistico con l’ablazione transcatetere. L’obiettivo da perseguire per
ridurre il rischio di ictus e il progressivo affaticamento dell’organo cardiaco
è quello di diagnosticare la fibrillazione atriale il più precocemente
possibile. Rispetto al monitor della generazione precedente, Reveal LINQ è più
piccolo dell’87 per cento ed ha il 20 per cento di memoria in più.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dr. Rocco Maglietta: “ E’
la dimostrazione – ha sottolineato – del livello di attenzione che pongono i nostri
servizi e l’azienda nel suo complesso verso le nuove tecnologie e le
innovazioni che nel settore della medicina sono continue.”
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