POLICORO – Il 29 luglio dovrebbe
essere una giornata campale per la vertenza dell’azienda agricola
Conte/Ergastolo alla fine di viale Matera in Policoro anche se nel territorio
di Tursi. Infatti dopo tre notifiche andate a vuoto, l’ufficiale giudiziario
potrebbe arrivare scortato da un contingente di forze dell’ordine per dare
esecuzione del passaggio di proprietà dell’azienda agricola ai nuovi
proprietari, che poi sono dei confinanti della stessa famiglia Conte. Gianni
Fabbris, però, insieme ad altri contadini di Altragricoltura e Soccorso
contadino non ne vogliono sapere di andarsene dall’azienda occupata e lavorata
da mesi, e così per il 29 hanno indetto una manifestazione che si preannuncia
alquanto calda, e non solo per le condizioni meteo: “Manifestazione Contro Lo
Sciacallaggio” è stata chiamata dagli stessi occupanti contro chi intende:
“speculare anche a costo di cibarsi del cadavere di un suo simile". In particolare,
fra gli obiettivi della manifestazione, vi sono: la richiesta di misure contro
la crisi e di rilancio del reddito e del lavoro, la moratoria delle azioni
esecutive, una forte azione di contrasto allo sciacallaggio che provoca grandi
tensioni nella comunità. Inoltre si chiede di aprire un'indagine per accertare
se ci siano cordate organizzate che speculano sulla condizione di crisi con
metodi illeciti e la provenienza dei capitali usati per gli acquisti all'asta
nel Metapontino in particolare delle aziende agricole. Si chiedono anche misure
al legislatore ed alle autorità per garantire la trasparenza assoluta delle
operazioni che si conducono di acquisto all'asta ed, in particolare,
l'accertamento automatico da parte della Finanza quando ci sono acquisti
all'asta superiori a 5.000 Euro in modo da verificare che la disponibilità di
risorse per comprare sia commisurata alla capacità di reddito di chi compra e
la incedibilità dei beni comprati per almeno dieci anni. La manifestazione
indetta per martedì 29 luglio, dunque, supera la semplice questione della
difesa dell'azienda Conte per proporre ai cittadini ed alle aziende del
Metapontino una pressione forte rivolta alla responsabilità della politica che
sembra non continuare a vedere la crisi drammatica che lascia macerie civili e
morali oltre che la grande sofferenza delle famiglie e per la difesa delle
comunità chiamate a rispondere alla domanda: "Come definireste l'azione di
un vostro vicino di casa che, mentre voi siete impegnati a uscire dalla crisi,
approfitta della vostra difficoltà e si compra la casa all'asta?", è la
domanda che si pone Fabbris. La mobilitazione avverrà con le seguenti modalità:
ore 12,30 incontro con Leonardo Conte in Piazza Heraclea, ore 13.30 Concentramento
di mezzi (agricoli, di lavoro e privati) davanti al Museo di Policoro per
muoversi verso L'azienda Conte alla fine di Viale Matera in agro di Tursi.
Anche il sindaco di Policoro, Rocco Leone, nei giorni scorsi ha portato la
solidarietà dell’Amministrazione comunale in piazza Eraclea dove Leonardo Conte
da sei giorni (nel momento in cui scriviamo) ha attuato lo sciopero della fame;
cos’ì come il già sindaco di Roma ed ministro dell’Agricoltura, Gianni
Alemanno, arrivato a Policoro per presentare il suo nuovo soggetto politico:
partito della nazione, si è fermato al banchetto di Conte per dimostargli la
sua vicinanza.
Gabriele Elia
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