lunedì 28 luglio 2014

Il 29 luglio ritorna l’ufficiale giudiziario nell’azienda Conte. Fabbris promette battaglia

POLICORO – Il 29 luglio dovrebbe essere una giornata campale per la vertenza dell’azienda agricola Conte/Ergastolo alla fine di viale Matera in Policoro anche se nel territorio di Tursi. Infatti dopo tre notifiche andate a vuoto, l’ufficiale giudiziario potrebbe arrivare scortato da un contingente di forze dell’ordine per dare esecuzione del passaggio di proprietà dell’azienda agricola ai nuovi proprietari, che poi sono dei confinanti della stessa famiglia Conte. Gianni Fabbris, però, insieme ad altri contadini di Altragricoltura e Soccorso contadino non ne vogliono sapere di andarsene dall’azienda occupata e lavorata da mesi, e così per il 29 hanno indetto una manifestazione che si preannuncia alquanto calda, e non solo per le condizioni meteo: “Manifestazione Contro Lo Sciacallaggio” è stata chiamata dagli stessi occupanti contro chi intende: “speculare anche a costo di cibarsi del cadavere di un suo simile". In particolare, fra gli obiettivi della manifestazione, vi sono: la richiesta di misure contro la crisi e di rilancio del reddito e del lavoro, la moratoria delle azioni esecutive, una forte azione di contrasto allo sciacallaggio che provoca grandi tensioni nella comunità. Inoltre si chiede di aprire un'indagine per accertare se ci siano cordate organizzate che speculano sulla condizione di crisi con metodi illeciti e la provenienza dei capitali usati per gli acquisti all'asta nel Metapontino in particolare delle aziende agricole. Si chiedono anche misure al legislatore ed alle autorità per garantire la trasparenza assoluta delle operazioni che si conducono di acquisto all'asta ed, in particolare, l'accertamento automatico da parte della Finanza quando ci sono acquisti all'asta superiori a 5.000 Euro in modo da verificare che la disponibilità di risorse per comprare sia commisurata alla capacità di reddito di chi compra e la incedibilità dei beni comprati per almeno dieci anni. La manifestazione indetta per martedì 29 luglio, dunque, supera la semplice questione della difesa dell'azienda Conte per proporre ai cittadini ed alle aziende del Metapontino una pressione forte rivolta alla responsabilità della politica che sembra non continuare a vedere la crisi drammatica che lascia macerie civili e morali oltre che la grande sofferenza delle famiglie e per la difesa delle comunità chiamate a rispondere alla domanda: "Come definireste l'azione di un vostro vicino di casa che, mentre voi siete impegnati a uscire dalla crisi, approfitta della vostra difficoltà e si compra la casa all'asta?", è la domanda che si pone Fabbris. La mobilitazione avverrà con le seguenti modalità: ore 12,30 incontro con Leonardo Conte in Piazza Heraclea, ore 13.30 Concentramento di mezzi (agricoli, di lavoro e privati) davanti al Museo di Policoro per muoversi verso L'azienda Conte alla fine di Viale Matera in agro di Tursi. Anche il sindaco di Policoro, Rocco Leone, nei giorni scorsi ha portato la solidarietà dell’Amministrazione comunale in piazza Eraclea dove Leonardo Conte da sei giorni (nel momento in cui scriviamo) ha attuato lo sciopero della fame; cos’ì come il già sindaco di Roma ed ministro dell’Agricoltura, Gianni Alemanno, arrivato a Policoro per presentare il suo nuovo soggetto politico: partito della nazione, si è fermato al banchetto di Conte per dimostargli la sua vicinanza.

Gabriele Elia


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