POLICORO – Una traversata nello
Jonio per dire no alle piattaforme petrolifere. Sabato 20 ottobre alle 19:00 un
paio di catamarani partiranno da Torre Mozza alla volta di Crotone. La
singolare iniziativa è stata presentata giovedì sera presso il circolo nautico
Aquarius di Policoro da Felice Santarcangelo dell’associazione No Scorie
Trisaia: “Il Governo Monti –esordisce- oltre ad essere un Esecutivo di
banchieri è anche quello delle lobbies del petrolio. Infatti nel decreto
Cresci-Italia ci sono anche le autorizzazioni per perforare l’Adriatico. Le
piattaforme sono già presenti nel centro Italia e presto arriveranno anche da
noi. Per questo motivo vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica a partecipare
ad iniziative come questa; vogliono espropriarci di uno dei beni più preziosi
che abbiamo: il mare. Oltretutto il fabbisogno petrolifero nazionale di queste
estrazioni sarebbe di 8 settimane a fronte di 70 piattaforme stimate. Io sono
convinto che la gente è dalla nostra parte: quando abbiamo organizzato
nell’estate 2011 e 2012 altrettante catene umane proprio da Policoro, i
cittadini hanno aderito in massa, 3000 circa, sostenendo le nostre ragioni
contro quelle delle trivellazioni che non hanno portato grandi benefici alla
Basilicata né per quanto riguarda l’occupazione né sotto il profilo di
agevolazioni energetiche. Vengono qui solo a deturpare l’ambiente, come hanno
già fatto a Crotone, per fare affari: quelli loro”. Insieme a lui
l’imprenditore turistico Mimmo Calbi dell’Aquarius: “La nostra è una bella
costa e dobbiamo preservarla da ogni forma di attacco volta a distruggerla. Il
mare nel tempo a Policoro ha creato lavoro. Da me per esempio ci sono trenta
persone che lavorano 6 mesi e con l’indennità di disoccupazione per gli altri
coprono tutto l’anno. Viviamo bene di mare e vogliamo continuare a farlo. Per
questo ho detto subito si a questa forma di protesta civile mettendo a
disposizione delle istituzioni due imbarcazioni della mia struttura che salperanno
da Marinagri sabato all’imbrunire, per poi fare ritorno domenica sera intorno
alle 20:00. Ventiquattro ore di navigazione, rigorosamente a vela con questo
clima, alla riscoperta del nostro patrimonio marino che non deve essere messo
in discussione per nessun motivo al mondo”. Sui natanti ha dato la sua
disponibilità il vice sindaco di Policoro, Enrico Bianco, presente alla conferenza
di presentazione della mobilitazione: “Spesso la politica anziché guidare certi
processi viene a sua volta guidata. Questo è un segnale negativo e di
lontananza della politica dalla società civile. Condivido questa mobilitazione
poiché la ritengo incompatibile con le vocazioni del territorio. Anziché fare
come il Trentino dove un prodotto tipico che mangiamo anche qui, la mela, viene
protetta a spada tratta, noi facciamo esattamente il contrario con le nostre
colture pregiate mettendole a rischio con autorizzazioni governative che
scavalcano gli Enti locali consegnando il territorio a persone che ne ignorano
le potenzialità”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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