giovedì 4 ottobre 2012

«Si pensi anche ai lavoratori»


Dal 2 ottobre i lavoratori attualmente in forza alla “Basilicata Pulita Srl” verranno probabilmente assorbiti dalla Tradeco, che occupa attualmente 10 operai a tempo indeterminato e 5 con contratto a tempo determinato con scadenza al 10 ottobre. Gli operai di Basilicata Pulita hanno ricevuto il preavviso di licenziamento con scadenza 30 settembre in quanto, probabilmente, la stessa ditta ha dovuto o dovrà interrompere il rapporto di subappalto, non riuscendo ad espletare il servizio affidatole con quel numero di operai e con i mezzi a disposizione. Alla luce di ciò, il consigliere Gianni Di Pierri (Policoro Futura) ritiene che «sia assolutamente opportuno che l'Amministrazione intervenga -si legge in una nota- per affrontare in modo serio e definitivo il problema, anche alla luce dell'episodio verificatosi quando le Forze dell'Ordine, hanno contestato ad un mezzo della Tradeco il trasporto
presso la discarica di Colobraro di materiale non autorizzato. La Tradeco ha serie difficoltà nella gestione dell'appalto e credo che sia assolutamente prioritario valutare approfonditamente forme di salvaguardia di tutti i lavoratori interessati a vario titolo alla vicenda». Anche un altro consigliere di minoranza, Franco Labriola (Pd) in merito ala vicende sostiene: «Basta giocare!Siate seri! Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, il sindaco ci comunicava che era stata effettuata un'azione congiunta, Vigili urbani e carabinieri, con contestazione di reato ambientale a tre soggetti, per scarico di rifiuti differenziati nella discarica comprensoriale di Colobraro. La notizia è stata data con entusiasmo da parte del sindaco e subito, il consigliere Ferrara si è prodotto nel tessere le lodi dell'amministrazione comunale e del consigliere delegato Lippo, su questo preferisco stendere un velo pietoso». «Acquisivo la notizia con sufficienza -prosegue-, conoscendo la materia, ero
sicuro che lo scarico in discarica sarebbe stato giustificato dalla Tradeco, con la impossibilità di utilizzare il differenziato, dai cittadini di Policoro, che a loro dire, differenziano male. Non si è fatta attendere la comunicazione della Tradeco e come si dice da noi “Sput ka n'duvine”. Siamo entrati, così,nel vivo
di una guerra di nervi, la Tradeco che scarica su cittadini e amministrazione,
mentre l'amministrazione è impegnata in un lavoro di intelligence, per “cacciare” la Tradeco e a farne le spese, nel frattempo, la è città, sporca ed indecente. Le responsabilità, a mio modesto avviso, sono equamente ripartite. La Tradeco ha il dovere di rispettare il contratto e non puo' scaricare sui cittadini le sue responsabilità. La giustificazione che i preposti non possono controllare il contenuto dei rifiuti, riposti dai cittadini nelle buste e nei cassonetti di prossimità, non esonera la società da una responsabilità morale,
segnatamente a quanto proposto nel progetto da loro redatto. Quando hanno
parlato di codice a barre, per tracciare i rifiuti, forse scherzavano? Il codice a
barre in questi casi sono carta d'identità dei rifiuti. Mi permetto di chiedere, in
qualità di consigliere comunale il rispetto del contratto e, ove necessario, provvedere a migliorarlo, perché un'alta percentuale di differenziata è utile d'impresa per la Tradeco, prima che segno di civiltà, di una comunità. Quanto alla nostra amministrazione comunale, mi permetto di chiedere intransigenza rispetto ai patti convenuti con la società appaltante e approccio costruttivo nei confronti della comunità. I cittadini vogliono sapere chi risolve questo problema che sta diventando una vera e propria emergenza ambientale e sanitaria. Le risposte le deve dare l'attuale amministrazione, evitando di nascondersi dietro un dito».


Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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