giovedì 25 ottobre 2012

Sentenza Corte di conti sui rimborsi spese legali. Lopatriello: “E’ ingiusta”


L’ex sindaco di Policoro Nicola Lopatriello a seguito della sentenza della Corte dei Conti di Basilicata con la quale si   censura l’operato  del Comune di Pisticci e stabilisce che gli amministratori  imputati ed assolti, anche con formula piena,  si paghino gli avvocati di tasca loro, dichiara:  “E’ una interpretazione cervellotica e pazzesca, forse dettata dall’onda emotiva dell’anti politica, in cui si riportano Sindaci ed amministratori locali al rango solito di figli di un Dio minore.  La sentenza rimarca la diversità fra dipendenti pubblici ed eletti, i primi legati da vincolo contrattuale con l’Ente che si fa carico delle spese di difesa ed i secondi che rispondono del loro operato direttamente ai cittadini. La cosa è assurda se si tiene conto che gli amministratori sono si  eletti dal popolo, ma  lavorano per la crescita socio economica e per il bene    dell’ Ente  che  di converso altro non è  che l’organo dei  cittadini che sono di fatto stanziati su  quella porzione di territorio dello stato, concretizzando un forte rapporto organico fra le varie componenti.  Tali amministratori non agiscono per un interesse personale proprio , ma per un mandato pubblico, pertanto, non devono sopportare nella propria sfera personale gli effetti svantaggiosi o dannosi dell’attività amministrativa, dato per scontato che le misere indennità di carica ricevute  servono a ripagare  l’eletto per il tempo dedicato alla gestione della cosa pubblica , trascurando i  suoi interessi personali   e  spesso ad aiutare con grande riservatezza  cittadini portatori di bisogni.  Si sappia che la casta non occupa i Comuni. Occorre a mio avviso  un forte intervento legislativo,  per fare chiarezza su questa annosa questione e  che stabilisca con  certezza la casistica  dei rimborsi agli amministratori  nei casi di archiviazione o   assoluzioni con formula ampia . Altrimenti,  al danno si aggiunge la beffa , dove un magistrato inquisisce, un collegio o altro magistrato  assolve e  per le spese di difesa  si  arrangi l’amministratore, allontanando così  di fatto,  tanti cittadini dalla vita politica,  intimoriti da contraccolpi di natura economica e  patrimoniale anche in caso di irreprensibili azioni  amministrative. Non sarebbe giusto fare pagare direttamente ai giudici , visto che i Sindaci dovrebbero sborsare  anche quando non hanno commesso nessun reato?”. L’ex Sindaco,  ora vice coordinatore nazionale e regionale , con delega agli Enti Locali  del movimento politico Grande Sud  , conclude:  “attiverò  prontamente  la segreteria Lucana  del partito ,  nella figura dell’on.le Gianfranco Blasi e del vicario Nicola Viola affinchè,  con le iniziative  dei nostri gruppi parlamentari si possa tentare di  eliminare definitivamente tale discriminazione. La mia battaglia parte a difesa di quegli amministratori  incolpevolmente coinvolti in vicende giudiziarie per ragioni di ufficio e  fino ad ora sempre  prosciolti o assolti  con formula piena, compreso il sottoscritto” .

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