Riordino sistema sanitario, audizioni in quarta Commissione regionale. Si è discusso anche dell’ospedale di Policoro
POLICORO - Nei giorni scorsi si è riunita la
Commissione consiliare regionale (Politica sociale) E’ intervenuto Francesco
Labriola, portavoce del Comitato “#ospedalepolicorononsitocca" che ha illustrato
ai commissari un emendamento all’art. 2 del Ddl della Giunta (in base al quale
l'Asm è destinata ad assumere la titolarità del presidio ospedaliero Dea di
primo livello “Ospedale Madonna delle Grazie di Matera" e del presidio
ospedaliero di base, sede di Psa di Policoro " Giovanni Paolo II") che mira a
“definire le forme e i contenuti della cooperazione tra le due strutture
ospedaliere per garantire integrazione funzionale, anche di natura
dipartimentale, uniformità e appropriatezza delle prestazioni sanitarie”. Tra le
altre richieste quella di dotare il nosocomio policorese di una unità intensiva
generalista h 24, con 8 posti letto di cui 4 per intensivi e 4 per sub
intensivi, al fine di evitare che i casi critici vadano fuori regione (Taranto -
Lecce); di sperimentare ambulatori aperti non stop durante le ore pomeridiane,
il sabato e la domenica al fine di ridurre i tempi lunghi di attesa;
l’ospedalizzazione domiciliare con l’utilizzo del sistema innovativo della
telemedicina; di confermare i 120 posti letto, ritenendo tale dotazione in
perfetta congruità con l’utenza territoriale di riferimento. "Comprendiamo le
ragioni che portano a trovare soluzioni a una problematica molto seria, rispetto
alle disposizioni sul pareggio di bilancio, sui posti letto e sugli orari del
personale sanitario - ha detto Labriola -, ma la proposta della Giunta
determinerebbe il ridimensionamento del nostro nosocomio. È possibile invece
attuare una politica virtuosa per riportare la spesa farmaceutica nei parametri
nazionali e diminuire la spesa per l'energia. Il disavanzo di circa 700 mila
euro dell'ospedale di Policoro è poca cosa rispetto al disavanzo complessivo del
sistema sanitario regionale pari a circa 20 milioni di euro. Nei mesi estivi,
avendo la Calabria chiuso i nosocomi di frontiera, l'utenza dell'ospedale di
Policoro viene triplicata. Per questo, nonostante le difficoltà, con un lavoro
più puntuale è possibile mantenere l'autonomia dell'ospedale di Policoro, anche
per evitare una diminuzione dei servizi".
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