POLICORO – A circa due anni dalla presentazione
del libro: “Dal Pollino a Milano con il cappotto del nonno”, Giuseppe Gagliardi
ha pubblicato il suo secondo libro: “Ritorni. Tra Lombardia e Lucania”, giovedì
21 alle 19:00 nella biblioteca “Massimo Rinaldi”. Tale testo è un po’ la
continuazione del primo, in quanto in quest’ultimo l’autore racconta la sua
storia di straordinaria emigrazione dalla Lucania nell’opulenta Lombardia alla
ricerca di lavoro. Gagliardi come tanti suoi corregionali di allora e,
purtroppo, di adesso per trovare un’occupazione nel dopoguerra animato da
grande determinazione e con la famosa valigia di cartone si reca a Varese, dove
la Ignis gli offre una chance, che poi sarà il lavoro della sua vita. Ora che
Gagliardi è in pensione, nel libro “Ritorni” narra la sua vita divisa tra
l’infanzia di Viggianello, San Severino e Policoro e quella della provincia di
Varese. E non lo fa con nostalgia, ma con il ricordo vivido della sua memoria e
la voglia di ritornare a casa, nella sua Lucania. In apertura lavori
l’assessore allo Spettacolo, Massimiliano Padula (Trenta centro-destra) si è
specchiato nel racconto di Gagliardi in quanto anche lui ha avuto esperienze di
vita nel Nord, essendo nato in Lombardia e vissuto lì fino all’età di 15 anni
per poi fare il percorso inverso e stabilizzarsi a Policoro. Padula ha parlato
del libro di Gagliardi come di uno spaccato d’Italia in cui sacrifici e lavoro
duro in fabbrica hanno caratterizzato la vita degli emigranti di allora. Ha
preso poi la parola il segretario cittadino della camera del lavoro Cgil, Rocco
Di Matteo, che sottolineato i tratti salienti del libro, la cui narrazione: è
piena di emozioni e valori e si dipana su due assi: il suo legame con la
Lucania, e dunque il senso di appartenenza; il senso della famiglia che
Gagliardi evidenzia. Due elementi, secondo Di Matteo, da non trascurare
soprattutto il secondo in una società odierna in cui la famiglia viene
soppiantata da altro…. Inoltre Di Matteo si sofferma anche sul valore della
solidarietà, estrinsecatosi nel libro con l’impegno nel mondo sindacale di
Gagliardi. Un libro che può essere la storia di chiunque. Infine l’autore ha
parlato del libro ricco di emozioni, il cui filo conduttore è la memoria di
dove si è partiti e dove si è arrivati senza mai dimenticare le proprie radici.
Gabriele Elia
Fonte
(il Quotidiano del Sud)
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