POLICORO – “Per non dimenticare”.
Nella serata di venerdì 28 agosto ad un anno di distanza dalla scomparsa del
turista napoletano Ciro Cicalese, avvistato per l’ultima volta nella zona Lido
dove ha una casa di proprietà che condivideva con tutta la famiglia, nella sala
consiliare del Palazzo di città è stata organizzata una manifestazione voluta
dalla famiglia, istituzioni e mondo del volontariato. Ad aprire i lavori la
moglie, la signora Gabriella, la quale ha lanciato l’appello nel continuare le
ricerche da parte di tutti, affinchè si tenga in vita la fiamma della speranza.
L’assessore comunale alle Politiche sociali, Stefania Albanese (Fi), si è
associata al dolore che ha colpito la famiglia Cicalese e si è impegnata ad
organizzare il 28 agosto di ogni anno una manifestazione di sensibilizzazione
verso le persone scomparse affinchè si tenga sempre alta la guardia su questo
fenomeno. Che non è di secondaria importanza se si pensa, secondo Antonio
Pascale presidente nazionale dell’associazione Penelope, che ogni anno sono 30
mila le persone scomparse di cui 2000 bambini italiani, 2000 anziani di cui la
maggior parte affette da varie patologie. Inoltre l’avvocato Pascale ha
illustrato ai presenti, tra i quali anche varie associazioni come la Protezione
civile e l’Oasi del sorriso, la legge 203/2000 la quale prevede la denuncia
immediata in caserma quando scompare una persona. Denuncia che un pubblico
ufficiale, anche vigile urbano, deve subito far sottoscrivere senza rinvio e il
ruolo centrale della Prefettura che una volta avvisata, previa denuncia, si
deve subito attivare nel piano territoriale coordinando le ricerche tra forze
dell’ordine, volontariato e istituzioni locali. Altra legge che ha visto la
luce solo nei mesi scorsi, sempre secondo la relazione di Pascale, è quella
85/2009, il cui regolamento di attuazione è di pochi mesi fa, che istituisce
una banca dati del Dna che serve ad identificare i cadaveri delle persone
presenti negli obitori: circa 1300. Poi come proposta ha lanciato quella della
creazione di un nucleo specializzato di persone scomparse e l’uso del personale
di associazioni di volontariato per riaprire di tanto in tanto le ricerche in
battute costanti del territorio nel corso dell’anno; infine foto segnaletiche
su punti sensibili frequentati da tante persone. Ricordiamo che Cicalese non
aveva con sé documenti il giorno della scomparsa ed indossava un costume e una
maglietta di colore scuro poiché faceva rientro, dal lungomare centrale, nella
propria abitazione di viale Catone in sella alla sua bicicletta, ritrovata nei
pressi della stazione ferroviaria intorno alle 21:00 di quella sera con una
ruota forata. Cicalese ha i capelli brizzolati e circa 65 anni ed altezza media.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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