METAPONTO – Gli skipper lucani
non si fanno mai trovare impreparati alle regate veliche che contano. Così nei
giorni scorsi il team dell’equipaggio lucano “5 vele” ha partecipato all’importante
gara della Palermo-Montecarlo. A raccontarci la traversata è uno degli skipper
che ha vissuto in prima persona l’avvincente competizione, Leonardo: “Dopo
varie edizioni della Brindisi-Corfù del 2012/13/14/15 e vari campionati zonali,
sentivamo l’esigenza di confrontarci con altre imbarcazioni e altri tragitti di
dimensione più internazionali, anche per dare lustro a Matera 2019. Ebbene
l’edizione di quest'anno vantava alcuni dei circoli più famosi d'Italia: lo
Yacht Club Costa Smeralda (tra gli organizzatori), il Circolo della vela
Sicilia (che si è aggiudicato l'edizione di quest'anno), oltre a vari equipaggi
francesi, spagnoli, svizzeri e sloveni. Da ricordare anche i velisti chi vi
hanno partecipato: Francesco De Angelis, timoniere di Luna Rossa nelle ultime
due edizioni, oltre vari reduci della Volvo Ocean Race (tra le massime
competizioni di questo sport). Noi siamo salpati a bordo di Alakaluf, un first
40.7, e insieme a me c’erano come Giuseppe Pandolfi e Maurillo Tancredi in
prua, affiancati dall'immancabile Nicola Salatino, l'imprenditore barese oramai
riconfermato dopo il campionato zonale di quest'anno. Nel pozzetto come sempre
Catello Alfano (Trimmer della randa), Vincenzo Carenza (riconfermato nel ruolo
di pitman) e i tattici Francesco D'ambrosio e Adolfo Passanini. Ma la sorpresa
di questa regata è stata la presenza a bordo della nostra imbarcazione
dell'armatore dell'imbarcazione, l'avvocato Michele Alfano, che non si è arreso
davanti alle ben 500 miglia di navigazione ed ha voluto essere d’aiuto a tutti
noi, con continui aggiornamenti meteorologici frutto di anni di esperienza e
passione per questo sport. La Palermo-Montecarlo, si sa, non si smentisce con
40 barche che hanno partecipato alla regata. Dopo una partenza abbastanza soft
(spingevano dodici nodi di maestrale), l’aria è andata progressivamente
scemando. Durante la seconda giornata di regata lo spauracchio delle
proverbiali bonacce tirreniche si è palesato. Come sempre la carta vincente è
stata pescata da chi ha scelto l’opzione tattica ovest nella risalita verso il
gate di Porto Cervo. Un momento decisivo: l’arrivo di un colpo di vento da sud
che ha soffiato fino a 35 nodi ma più che altro ha impegnato gli equipaggi con
un’onda importante. Per noi la sola partecipazione ha significato la realizzazione
di un sogno. Una competizione di questa portata ci riempie di
orgoglio di aver rappresentato la città di Matera e tutta la regione Basilicata
al cospetto di leggende della vela. E’ stata un’esperienza indimenticabile per
tutti e la solo partecipazione è uno degli aspetti da sottolineare nella nostra
professione”.
Fonte
Il Quotidiano del Sud
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