domenica 11 agosto 2013

Refuso di stampa sul calendario Siritidestate 2013. La piazza che non c’è

POLICORO – Turisti che girano spaesati per la città alla ricerca di luoghi da visitare mettono in imbarazzo anche i residenti. Che messi alla prova non conoscono tutte le vie e piazze della città. Così è capitato nei giorni scorsi che villeggianti abbiano chiesto a più di qualche indigeno dove si trovasse piazza Pasquale. “Pasquale chi?”, risponde con un po’ di difficoltà il policorese. “Non so chi sia però lo abbiamo letto che a Policoro c’è una piazza che prede il nome di Pasquale”. Ci si chiede a questo punto quale sia. Le piazze/parcheggi/spiazzo intitolate alla memoria di persone scomparse nel centro jonico sono: Vitoantonio Ripoli, Y.Rabin, Melvin Jones, Nicola Montesano, Vincenzo Latorraca, Largo Pantani, tra quelle più note, ma nessuno si chiama Pasquale nemmeno tra quelle meno note e frequentate. L’arcano dura qualche giorno, il tempo per capire dove l’hanno letto e/o sentito e intendere da dove sia uscito tale nome proprio, chi esso sia e chi l’ha messo in circolazione. Ci mettiamo in giro a leggere locandine, manifesti, brochure ma non caviamo un ragno dal buco. Che i turisti abbiano sbagliato città? Improbabile visto che soggiornano qui da giorni; forse, ed è la pista più probabile, hanno in mano qualcosa di altri Comuni limitrofi che la sera organizzano eventi. A Valsinni il più noto Pasquale è il sindaco storico Ruggiero, ma ci risulta che sia, grazie a Dio, ancora in vita. Per il resto tra Nova Siri, Scanzano, Montalbano, Tursi non c’è traccia di questo fantomatico Pasquale. Fortuna vuole però che ci imbattiamo in uno zelante residente che ci aiuta a capire chi sia. Egli ha in mano il programma SiritidEstate 2013 di Policoro ed è proprio lì che c’è il nome di Pasquale. I turisti avevano allora ragione nello girare a vuoto, e la ricerca sarebbe stata vana perché piazza Pasquale non esiste. Nemmeno nella mitologia greca dove gli ex amministratori hanno fatto ricorso, viste le origini di Policoro, ad eroi mitologici più famosi per ricordare le colonie di Siris ed Herakleia. Uno di questi è proprio Ercole che lotta con il leone Nemeo, una delle dodici fatiche dell’eroe greco, la cui statua di Antonio Cortese è il simbolo di Policoro e la si può ammirare in piazza Eraclea. Con tutto il rispetto per Pasquale Ferrara, l’unico a portare il nome Pasquale in quella piazza, che nonostante rincorra i bambini che giocano in piazza a calcio dove è vietato; contribuisca a tenerla pulita e a vigilare sull’arredo urbano non è ancora né un Dio né un semidio per spodestare Ercole da piazza Eraclea e non Pasquale Eraclea.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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