POLICORO – L’estate è finalmente entrata nel vivo anche da
un punto di vista climatico e i bagnanti non si fanno pregare due volte nel
piantare ombrellone e sedie a sdraio per godersi la vacanze nel mese per
antonomasia, agosto. Però sul lungomare centrale continuano ad arrivare
segnalazioni di cittadini attenti che fanno rilevare alcune criticità che una
città turistica dovrebbe risolvere. Ad esempio Roberto R., policorese e da anni
frequentatore della spiaggia jonica, sponda Policoro, nonché un attento
osservatore delle vicende nostrane in tutto e per tutto ci dice: “Le poche aree
“libere” della spiaggia di Policoro (quelle non di competenza dei lidi fissi e
mobili, 12, ndr), che dovrebbero essere oggetto di particolare attenzione da
parte dell’Amministrazione Comunale, lasciano alquanto a desiderare poiché non
oggetto di giornaliera attenzione di personale addetto alla pulizia e
decoro. Questo è niente! Io ed alcuni amici abbiamo messo al corrente più volte
un increscioso fatto che non può essere oggetto di disattenzione da parte di
noi tutti e soprattutto di chi dovrebbe far rispettare la buona educazione e le
leggi vigenti; non abbiamo avuto alcun risultato. Ebbene, segnalo che nel
piccolissimo tratto di spiaggia libera rimasto tra il lido “La Capannina” ed il
“Circolo Velico” (lato destro della Duna attrezzata ndr), proprio in prossimità
del bagnasciuga è stato accumulato un ammasso di ciottolame proveniente dallo spietramento,
eseguito con apposito macchinario, di area in concessione limitrofa. Mi
chiedo perché questa discarica non è stata eseguita su area a monte in zona non
praticata dagli spiaggianti? Si vuole impedire che quelle poche persone che
frequentano ancora la spiaggia di Policoro siano costrette a recarsi a Nova
Siri o Scanzano? Posso affermare che questo tratto di spiaggia, che io
frequento da quasi trent’anni, era meta di intere famiglie che provenivano
soprattutto da Tursi; non viene più nessuno! Chiedo, infine, perché questo
problema non è stato preso in considerazione da parte della Pubblica
Amministrazione, non solo quella Comunale ma anche da parte della Capitaneria
di Porto?”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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