POLICORO – Entro fine
mese si chiuderà il cerchio dei candidati sindaci per il rinnovo del Consiglio
comunale previsto per la prossima primavera. Infatti il tassello più importante
che manca è quello del centro sinistra, intorno al quale è in corso un tavolo
politico dove siedono, ad ora: Udc, Pd, Policoro democratica, Centro
democratico, Realtà Italia, associazione Idem e qualche altro pezzo della
società civile. In una nota l’associazione Idem sostiene che: “…le primarie
siano lo strumento più appropriato di partecipazione per individuare il
candidato che interpreti al meglio i bisogni della nostra comunità ed
intorno al quale tutti dovranno stringersi e il Partito Democratico di Policoro
non può non agevolare questo processo di partecipazione democratica. Il
patrimonio di idee, progetto, partecipazione emerso in questi mesi deve essere
salvaguardato ad ogni costo per il bene e il futuro della nostra Policoro”.
Pertanto stando a questa dichiarazione si dovrebbe andare alle primarie di
coalizione in cui concorrerebbero almeno altrettanti candidati: uno per forza
politica. Però le cose non starebbero proprio così. Infatti le primarie non le
vogliono alcune componenti della coalizione e pezzi dello stesso Pd per due
ordini di motivi: il primo è che sarebbe un vero e proprio stillicidio, come 5
anni fa; il secondo è legato al fattore tempo. Gennaio è quasi finito, anche se
la data ufficiale non è stata ancora stabilita dal Governo in linea di massima
non si dovrebbe andare oltre la prima decade di giugno. Comunque sia in caso di
primarie i candidati non mancherebbero: Antonello Ripoli per R. Italia;
Domenico Ranù per una parte del Pd e pure gli altri partner della coalizione
avrebbero già i loro candidati. Tuttavia il centro sinistra, da nostre
indiscrezioni, dovrebbe uscire col nome del candidato unitario a breve,
condiviso da tutti, per poi buttarsi nella campagna elettorale vera e propria
con programmi e uomini/donne che possano meglio incarnarlo. Mettere tutti
d’accordo però non è semplice poiché il Pd, azionista di maggioranza, è diviso
in fazioni (vedi chi vuole e chi no le primarie) e inoltre ci sono gli altri
alleati che non vogliono fare i convitati di pietra e dire la loro anche se
elettoralmente “minori”. Ecco dunque che dalla discussione ci sarebbe un
candidato pronto ad unire tutti, o quasi. Si tratta di una nota personalità
della società civile, molto conosciuta anche fuori i confini cittadini e
regionali che dovrebbe portare il valore aggiunto necessario, in termini di
voti, per consentire al centro sinistra di vincere le elezioni amministrative.
In pratica lo schema sarebbe quello del 2008 quando vinse il centro sinistra
con sindaco Serafino Di Sanza; anche se il Pd e alleati di coalizione sperano
in un epilogo diverso. Per il resto il mosaico delle candidature è quasi
pronto: Rocco Leone, sindaco uscente per il centro destra; Gianni Di Pierri
guida una coalizione di civiche; Benedetto Gallitelli avrebbe due civiche e si
aspetta il M5Stelle che sta trovando delle difficoltà nella composizione della
lista.
(fonte il Quotidiano del Sud)
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