giovedì 30 giugno 2016

La scuola "Giovanni Paolo II" ha ricordato il maestro Manzi


POLICORO - Grande successo l'altra sera al Cinema Hollywood di Policoro, dell’evento culturale promosso dall’I.C.2 “Giovanni Paolo II” in collaborazione con il “Centro Alberto Manzi”, l’USRBasilicata e il MIUR:  La storia di un grande maestro che insegna la vita- Storia di un passato che vive nel presente”.
Ha coordinato i lavori il giornalista : Pietro Ragone. Sono intervenuti: Il Dirigente USP, dott. Nicola Caputo, la Docente Universitaria,  dott.ssa Vittoria Bosna e successivamente il Presidente della Regione, dott. Marcello Pittella.
L’ospite più atteso della serata, l’attore, Claudio Santamaria, vincitore del David di Donatello 2016, il premio più prestigioso del cinema Italiano, non ha deluso nessuno per la sua prestazione e per le risposte date ai ragazzi su temi importanti che la scuola di ieri e di oggi vive quotidianamente.
L’attore è stato invitato dalla scuola in quanto attore protagonista del film televisivo dedicato alla figura del Maestro Manzi : “Non è mai troppo tardi”, un film che racconta la carriera di Manzi come insegnante in un carcere minorile ed in una scuola. Un contesto che permette non solo di conoscere i suoi metodi didattici innovativi contrari ai rigidi divieti, ma che porta  la consapevolezza che la scuola italiana di allora, sebbene con le dovute proporzioni, ha gli stessi problemi della scuola di oggi.
“Non è mai troppo tardi”nè per imparare l'alfabeto, come ha fatto da “MaestroTV”, ma neanche per insegnare ai ragazzi a credere in sè stessi al di là del registro e dei voti.
La D.S. dell’I.C.2, la prof.ssa Maria Carmela Stigliano,  con entusiasmo, affermaquanto segue: “ Il maestro Manzi è stata una grande figura che ha appassionato i miei docenti e i miei studenti, ho voluto con una performance creata da loro stessi mettere in risalto attraverso  i “Quadri di scuola e di vita” gli elementi fondanti dell’istruzione: l’insegnamento, la gestione di una classe, i conflittie l’inclusività, una realtà, mai come oggi, tanto attuale per il periodo storico in cui viviamo. Credo che il Manzi sia stato un maestro soprattutto di vita, sempre pronto al rinnovamento e favorevole ad un insegnamento che dovrebbe andare oltre la pura lezione in classe. Come scuola noi ci sforziamo giornalmente di trasmettere valori che aiutino gli alunni in futuro perché sappiano lottare e guardare avanti, ma voltarsi indietro per aiutare i più deboli.”



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