“In questi giorni, a causa delle alte temperature stagionali, la processionaria del pino, Traumatocampa pityocampa, un lepidottero defogliatore che compie una generazione all’anno, sta creando danni alla vegetazione delle diverse piante ospiti ( Pinus nigra e Pinus Sylvestris principalmente), oltre ad essere assai pericolosa per i peli urticanti che, liberati nell’ambiente possono provocare irritazioni cutanee alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie delle persone che incautamente tentano di rimuovere i nidi o che si soffermano sotto le piante infestate. Nei diversi comuni del metapontino stante la presenza della pineta ionica, il pericolo alla salute umana ed animale è reale”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso da “Policoro Possibile”.
“Infatti, da notizie giornalistiche si segnalano già interventi in ambito comunale a Marconia, dove il sindaco Di Trani ha opportunamente emesso una ordinanza di chiusura di una scuole per permettere interventi urgenti di rimozione dei nidi della processionaria, con ditta specializzata. Lo stesso sindaco segnala aumento della presenza della processionaria nella pineta ionica, con grave pregiudizio per la vita della stessa e alto rischio per la salute delle persone e degli animali.
Da anni si parla di questa problematica, si sono costituiti gruppi sui social per sensibilizzare le istituzioni ed i cittadini, sono state promosse raccolte firme ma di interventi radicali e strutturali nemmeno l’ombra. Eppure si parla e si sparla di sviluppo turistico della costa ionica e valorizzazione del polmone verde. Qualche anno fa (2008), fu messo in campo un progetto sperimentale della provincia di Matera, con l’utilizzo di parte delle risorse rivenienti dai fondi di compensazione ambientale Trisaia. Fu messo a gara intervento sperimentale di lotta biologica per via aerea ma che, con il cambio di amministrazione fu ritenuto inutile, tanto da spostare le risorse su iniziative molto discutibili. Oggi piu’ di ieri c’è l’esigenza di attenzionare la problematica e forse riprendere quella iniziativa per intervento di lotta biologica su tutta la pineta ionica, con interventi manuali ed aerei. I fondi ci sono e come ieri possono essere utilizzati quelli rivenienti dall’annualità 2013 dei fondi di compensazione ambientale Trisaia, destinati alla Provincia di Matera, con delibera CIPE N. 75/2015, per un importo complessivo di euro 335.276,53. Da considerare che se alla quota 2013, destinata alla provincia si aggiungessero per la loro quota parte 2013, i comuni costieri beneficiari dei fondi di compensazione, giusta delibera CIPE 75/15, Policoro per euro 200.233,38 e Nova Siri per euro 100.836,58, parleremmo di un fondo disponibile di euro 636.000 circa….
Con detti fondi, da destinare, per legge a iniziative nel campo ambientale si possono raggiungere due risultati, renderli strutturali e non straordinari, destinandoli esclusivamente per tale finalità, in modo da finanziare quota parte dei cantieri forestali del progetto speciale IVAM, aumentando le giornate lavoro, per gli interventi manuali necessari e la totalità degli interventi aerei di lotta biologica da farsi nelle ore serali, secondo il disciplinare approvato con DM 30 ottobre 2007.
Auspichiamo che questo invito non cada nel vuoto e che i consiglieri provinciali del metapontino vigilino sul corretto utilizzo dei fondi richiamati, già nel recente passato utilizzati per iniziative fuori dal perimetro naturale del metapontino e che i sindaci di Policoro e Nova Siri, avendone competenza e disponibilità finanziaria, attivino le iniziative necessarie di lotta alla processionaria del pino”.
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