martedì 21 maggio 2013

Convegno Anvs. Famiglia, scuola e sport alleate la devianza




POLICORO – Nei giorni scorsi presso l’Isis “Pitagora” del centro jonico si è tenuto un interessante convegno organizzato dalla locale sede dell’A.N.V.S. (Associazione nazionale veterani dello sport), guidata da Franco Nola, dal tema: “Famiglia, scuola e sport nell’educazione della persona”. Il primo cittadino Rocco Leone (Pdl), accompagnato dall’assessore allo Sport Massimiliano Padula (Trenta), ha raccontato la storia di un bambino di Montescaglioso, il cui padre è stato anni assassinato. Nonostante la tragedia in famiglia, guidato anche da un coetaneo, il ragazzo è riuscito a diplomarsi e iscriversi alla facoltà di Agraria. Dunque alla strada della devianza cui poteva essere destinato, ha scelto la retta via, quella dello studio, dell’onestà e della sana formazione personale. Questa vicenda è servita per spiegare ai presenti come scuola e amicizie sono gli altri agenti di socializzazione dentro i quali si forma la personalità di ogni essere umano. Leone ha sottolineato anche come in Basilicata sono, purtroppo, ancora tanti i giovani che tra sale gioco, alcol e droga devono essere recuperati. Il relatore principale, il docente universitario dell’Uniba Michele Indellicato, ha focalizzato il suo intervento sull’aspetto educativo e integrativo che bisogna inculcare ai giovani: scuola, sport e famiglia appunto, all’interno dei quali non si può prescindere da alcuni valori: pace, libertà, democrazia. “I valori –commenta- sono incarnati in noi ma devono essere testimoniati mai assolutizzati, e cercare sempre e comunque una comunione di intenti con il prossimo; quella condivisione che permette alla società di essere ricca di esperienze e di pensieri da scambiarsi reciprocamente e mai degenerare in atti contro la legge e la convivenza civile tra persone”. Sul concetto di persona, fondamentale secondo il docente di filosofia, Indellicato si è soffermato nella seconda parte della sua relazione: “La nostra personalità si forma e si conquista giorno dopo giorno, ed essa non arriva mai ad uno stadio terminale. Noi siamo spirito e materia ben integrati e inscindibili e pertanto in noi stessi c’è l’etica che viene prima di tutto nei nostri comportamenti e nel nostro agire. Sull’etica si fonda la nostra esistenza senza la quale non esiste l’essere umano, ma un vegetale o animale che si muovono senza un’anima. La differenza tra noi e loro sta proprio nell’avere innata un’etica, uno Spirito, che ci deve portare a pensare e donare prima agli altri, i nostri simili più fragili, deboli. Se facciamo questo creiamo una società solidale e nello stesso tempo educata all’inclusione, reciprocità, riconoscimento senza l’autoritarismo e il troppo permissivismo che pervade le nostre società e creano emergenze educative nei nostri giovani. È nelle nostre mani, laddove manca, amare secondo l’ordine sociale: Dio, persona, animale, vegetale”. Un fecondo contributo è stato portato alla discussione dalla Dott.ssa Montesano.

Gabriele Elia
Fonte il Quotidiano della Basilicata

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