POLICORO – Lo sportello Adiconsum del centro jonico ubicato in via G. Fortunato in questi giorni sta ricevendo numerose proteste di cittadini lamentano di ricevere bollette esose che riportano consumi non corrispondenti all'effettivo utilizzo dell'energia e del gas. La responsabile, Maria Filomena Giordano, fa sapere che ci può avvalere della procedura conciliativa, metodo di risoluzione extragiudiziale delle controversie, che consente alle parti – consumatore e azienda, tramite i propri rappresentanti – di confrontarsi al fine di trovare una soluzione condivisa e realmente soddisfacente per entrambe, in tempi rapidi ed in maniera economica evitando il ricorso in giudizio. “Il consumatore –argomenta- può inviare domanda di conciliazione qualora, decorsi 40 giorni dall’invio del reclamo, questo non abbia avuto riscontro o lo stesso non sia ritenuto soddisfacente. I casi in cui si può accedere alla conciliazione sono: ricostruzioni dei consumi per contestazioni degli importi fatturati; rateizzazione di fatturazioni anomale rispetto alla media degli importi fatturati al cliente negli ultimi due anni (di seguito ‘Rateizzazione’), a seguito di recuperi per conguagli tariffari, oltre quanto già previsto dalla delibera dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas n. 229/01 e successive modifiche e integrazioni;
gestione delle criticità relative alla
sospensione della fornitura per morosità del cliente finale; sospensione della fornitura per contestata morosità al
cliente finale; mancata corresponsione
degli indennizzi automatici per rettifica della fatturazione non effettuata nei
termini ai sensi di quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il
Gas; doppia fatturazione nel caso di
cambio di venditore;
disattivazione del misuratore su richiesta del cliente non eseguita; mancato rispetto del diritto di ripensamento”. La procedura di conciliazione la si può attivare direttamente nella sede alle spalle della chiesa Madre; dopodiché una Commissione di conciliazione paritetica, dopo aver verificato la procedibilità della domanda di conciliazione, esaminerà il caso. I conciliatori cercheranno, nel minor tempo possibile, di proporre al consumatore una soluzione alla richiesta oggetto di conciliazione. Qualora il consumatore si ritenga soddisfatto della soluzione proposta, firmerà il verbale di conciliazione redatto dai conciliatori, che ha efficacia di accordo transattivo. In questo caso quindi la procedura si conclude con il raggiungimento dell'accordo. Se, invece, i conciliatori non raggiungono un accordo o il consumatore non accetta la soluzione proposta, i conciliatori redigeranno e firmeranno il verbale di mancata conciliazione. La procedura di conciliazione è gratuita.
disattivazione del misuratore su richiesta del cliente non eseguita; mancato rispetto del diritto di ripensamento”. La procedura di conciliazione la si può attivare direttamente nella sede alle spalle della chiesa Madre; dopodiché una Commissione di conciliazione paritetica, dopo aver verificato la procedibilità della domanda di conciliazione, esaminerà il caso. I conciliatori cercheranno, nel minor tempo possibile, di proporre al consumatore una soluzione alla richiesta oggetto di conciliazione. Qualora il consumatore si ritenga soddisfatto della soluzione proposta, firmerà il verbale di conciliazione redatto dai conciliatori, che ha efficacia di accordo transattivo. In questo caso quindi la procedura si conclude con il raggiungimento dell'accordo. Se, invece, i conciliatori non raggiungono un accordo o il consumatore non accetta la soluzione proposta, i conciliatori redigeranno e firmeranno il verbale di mancata conciliazione. La procedura di conciliazione è gratuita.
Gabriele Elia
(fonte il
Quotidiano del Sud)
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