giovedì 24 febbraio 2011

L’Udc di Policoro contro il ridimensionamento del “Giovanni Paolo II”

Mario Vigorito, consigliere comunale, e Nicola Viola a nome dell’Udc di Policoro esprimono la loro contrarietà al possibile accorpamento dell’Utic alla rianimazione nel locale nosocomio “Giovanni Paolo II”: “Riteniamo che la paventata riduzione dei posti letto assume un significato negativo per tutto il comprensorio jonico, e suona come un ridimensionamento di quello definito da più parti terzo polo sanitario regionale. Non vorremmo che fosse l’anticamera addirittura di una chiusura di alcuni reparti indispensabili alla persona. Ma per rimanere nel tema della nostra contrarietà, più nello specifico, dei reparti in questione, per tutti gli infartuati sarebbe un grave danno. Infatti è statisticamente provato come la percentuale dei decessi per infarto sia la seconda causa, dopo quella per tumori, come fatto rilevare anche in una recente tavola rotonda organizzata dal club Lions la scorsa settimana. Pertanto se si deve percorrere la politica dei tagli bisogna partire dalle spese improduttive e parassitarie che spesso si annidano negli Enti pubblici, e non, viceversa, come da più parti si sostiene, accorpare servizi essenziali. Infatti vorremmo ricordare che il nosocomio di Policoro è quello che ha un’utenza maggiore, in termini percentuali, rispetto a tanti altri presidi ospedalieri lucani”. Poi Viola racconta anche un’esperienza personale: “Ho constatato sulla mia pelle l’efficienza e l’efficacia del servizio quando qualche anno fa fui colpito da un principio di infarto. Grazie ai posti letto e al personale dell’Utic fui ricoverato tempestivamente a Policoro e dopo qualche giorno trasportato al “San Carlo” di Potenza. Alla fine del periodo di degenza nel capoluogo, ritornai a Policoro e iniziai la riabilitazione nel reparto guidato egregiamente dal dott. Angelo Lapolla. Quindi la mia testimonianza diretta conferma l’importanza di questo servizio in un’area scoperta da presidi sanitari. Chi parla di periferia sbaglia, perché Policoro ha un circondario che và oltre i confini regionali se consideriamo che la Calabria jonica non ha ospedali e dunque l’utenza è alta e aumenta a dismisura l’estate”. Pertanto i due esponenti del partito di Casini concludono: “Non solo siamo fermamente contrari, ma chiediamo più personale e più posti letto per il reparto di cardiologia e la riabilitazione post ricovero”.

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