domenica 13 febbraio 2011

Da Policoro no alla privatizzazione dell'acqua e al ritorno al nucleare

Votare si al referendum, previsto nella prossima primavera, per dire no alla privatizzazione dell'acqua e al ritorno al nucleare. Domenica mattina 6 febbraio, in piazza Heraclea a Policoro, il comitato No Scorie Trisaia e liberi cittadini hanno avviato, con la distribuzione di materiale informativo, la campagna di sensibilizzazione referendaria e invitato anche le altre associazioni a mobilitarsi. “Il Governo ha autorizzato i privati a gestire le reti idriche, in Italia è scattato un autentico assalto all'oro blu”, ha detto Felice Santarcangelo del Comitato No Scorie Trisaia. E, ancora: “ Le multinazionali sono molto interessate all'affare, ciò non migliorerà il servizio agli utenti ma farà aumentare solo la bolletta. Lo dimostra l'esperienza francese, dove le stesse società a cui era stata affidata la gestione del patrimonio idrico, fra queste la Veolia, sono state cacciate dai sindaci per i costi proibitivi che imponevano ai consumatori”, ha aggiunto. La data dei referendum non è stata ancora fissata con certezza, la consultazione potrebbe avvenire nella tarda primavera. “ Ci auguriamo che tutti vadano a votare, inoltre anche le altre associazioni dovrebbero attivarsi per questa importante campagna di sensibilizzazione”. Quanto al nucleare, Felice Santarcangelo ha contestualizzato l'allarme a quella che è la realtà del Metapontino. “ Il ritorno al nucleare per noi proporrebbe il rischio del sito unico di scorie nucleari”. Santarcangelo ha poi espresso perplessità sulla Sogin, la società che gestisce il decommissioning, che vorrebbe “ampliarsi” con la realizzazione di un mega-capannone. “ Si tratta di una struttura sproporzionata alle reali esigenze. I dati che giustificherebbero la realizzazione del capannone sono stati forniti da Sogin che, ai tavoli della trasparenza, non ha offerto spiegazioni. Vorrebbero realizzare un capannone di 14.000 metri cubi quando ne basterebbe uno da 4000”, ha concluso.
LA POLEMICA. Il banchetto doveva essere allestito anche al Centro Commerciale di Policoro ma...
La campagna di sensibilizzazione referendaria che si è svolta in piazza Heraclea a Policoro avrebbe potuto svolgersi anche nel vicino Centro commerciale "Heraclea". Come è andata? Ce lo ha raccontato il professor Giovanni Lasalandra, attivista rispetto all'iniziativa. “ Abbiamo chiesto, alla sede centrale di Rossano, di poter allestire il banchetto nel corridoio della galleria del Centro (a Policoro, ndr) ma l'idea è stata bocciata senza nessuna giustificazione, ci hanno soltanto detto, con una mail, che non è possibile concedere uno spazio per tale tipo di attività. ”, ha concluso. Domenica mattina, per fortuna, a Policoro c'era una giornata tiepida e soleggiata e piazza Heraclea era molto affollata, infatti erano in corso altre iniziative promosse dai Giovani Democratici e dal Centro di Aiuto alla Vita.

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