Statua della Virgo
fidelis in via Resia
POLICORO – Per sempre: “Nei
secoli fedele”. L’Arma non si scorda mai. Nemmeno quando si è in quiescenza.
Così da domenica 22 gennaio il condominio di via Resia “La fedelissima” ha una
nuova “inq uilina”: l’edicola “Virgo
Fidelis” ubicata proprio nel suo ingresso. Dagli inizi degli anni 80 le
palazzine ospitano le famiglie dei carabinieri che fanno servizio presso l’allora
stazione e oggi compagnia dei Carabinieri. La Madonna è stata creata in argilla
dalle mani del maestro Michele Gambarelli e voluta fortemente da Mimmo Vignola,
militare in pensione nonché artista del legno per passione, affinché la Vergine
Maria possa illuminare e proteggere tutti coloro che transitano su quella
strada oltre che, ovviamente, i residenti delle palazzine. Infatti aprendo il
cancello la figura della Madonna campeggia e veglia sulle famiglie dei militari
come a voler sottolineare il grande contributo di umanizzazione che svolgono
nel loro servizio: in divisa e borghese. E Maria, madre di Dio, è stata scelta
come Santa patrona della Benemerita proprio perché per i cattolici Maria,
“Virgo Fidelis”, è il simbolo dell’umanizzazione della società, la cui
ricorrenza della festività ricadente il 21 novembre. Ma la “Virgo Fidelis” è anche
sinonimo di fedeltà. Quella alla quale tutti gli esseri umani si dovrebbero
riconoscere nelle scelte determinanti della loro vita e l’intransigenza sui
valori umani di ciascuna persona. E infatti Vignola, facendosi portatore di
questa necessita, l’ha voluta istituzionalizzare nel “suo” quartiere con
l’edicola (tempio) che rimarrà ai posteri nei secoli. La cerimonia religiosa è
stata officiata da Don Michele Celiberti, sacerdote del centro giovanile “Padre
Minozzi”, il quale durante l’omelia ha sottolineato l’esigenza che Policoro
diventi una città sempre più accogliente, vivibile, unita nel segno di quella
cultura cattolico-cristiana che include e non discrimina nessuno. Alla fine
della cerimonia la piccola Virginia, nipote di Vignola, ha letto con grande
emozione la preghiera del carabiniere.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano
del Sud)
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