Si chiude l’edizione 2017 di #disabilmentestate, il
progetto di vacanza inclusiva organizzato e realizzato dall’Anffas di Policoro.
Il resoconto delle attività, quest’anno limitate a un periodo di sei settimane,
dal 24 giugno al 4 agosto, è stato fatto nel corso di una conferenza stampa
tenutasi presso il lido “Il veliero” che ha ospitato il progetto, a cui hanno
partecipato Giuseppe Tataranno, presidente di Anffas, il consigliere regionale
Luigi Bradascio, il garante per l’infanzia Vincenzo Giuliano, Valentina Celsi
assessore alle politiche sociali del comune di Policoro, e Mara Fanuzzi, responsabile
Anffas del progetto. Come ha spiegato Tataranno l’edizione di quest’anno ha
puntato molto sulla qualità dell’offerta dei servizi, ragione per la quale “il
numero dei partecipanti è stato di 30 tra ragazzi, bambini e qualche adulto,
tutti rigorosamente con rapporto uno a uno, rinforzato in alcuni casi più
problematici anche dall’aggiunta di altro operatore”. A spiegare nel dettaglio
le attività svolte è stata Mara Fanuzzi. “Musicoterapia, ippoterapia, canoa,
barca a vela e laboratori vari –ha spiegato Fanuzzi- sono le attività che
quotidianamente hanno svolto i nostri ragazzi, in un contesto di inclusione
che, grazie alla presenza di ragazzi e bambini normodotati, ha praticamente
annullato la diversità e la disabilità”. L’assessore Celsi si è complimentata
per il progetto e ha spiegato l’impegno della nuova amministrazione, guidata da
Enrico Mascia, verso la disabilità. “Occorre superare innanzitutto le barriere
culturali –ha detto- che nella nostra città sono ancora persistenti”. Anche per
il garante per l’infanzia Giuliano “l'inclusione deve diventare un metodo
culturale per le amministrazioni e le comunità, censendo la disabilita in età
prescolare per poter attivare i programmi di riabilitazione precoce. Le
politiche sociali –ha spiegato- sono prioritarie per la nostra Regione e far
vivere questi momenti di socializzazione può contribuire a favorire l’autonomia
e l’integrazione dei ragazzi disabili, grazie alla presenza anche dei ragazzi
normodotati che prendono parte al progetto”. Le conclusioni sono state affidate
al consigliere Bradascio, presidente della quarta commissione consiliare
regionale. Anticipando una sorta di bilancio di fine legislatura, Bradascio ha
detto che “forse è stato fatto poco dalla Regione in termini di risultati
concreti, ma di sicuro abbiamo contribuito a cambiare la mentalità e
l’approccio delle istituzioni alla disabilità, perché molte cose sono in
itinere, a partire dal nuovo piano sanitario regionale, e da altre leggi e
provvedimenti. Spesso però –ha concluso- quando si intende fare qualcosa di
nuovo ci si imbatte nella lentezza e nella inadeguatezza della burocrazia della
pubblica amministrazione”.
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