POLICORO –
L’associazione no profit World of colors (mondo di colori) nella mattinata di
sabato 3 giugno nel Palazzo di città ha presentato il libro di Pino Mango
all’interno della manifestazione: “La poesia: un bene comune”. La raccolta di
poesie, ben 152, nasce dall’esigenza di non disperdere il grande patrimonio
culturale che il cantante lucano ha lasciato in eredità dopo la sua tragica e
prematura scomparsa nella notte tra il 7 e 8 dicembre del 2014 mentre si esibiva
in un concerto al PalaErcole di Policoro in un evento di solidarietà, stroncato
da un infarto. Non solo la sua musica è melodia, ma anche le sue parole sono
scolpite nel libro in cui l’autore ha scritto i suoi sentimenti, le sue
passioni e il suo amore per l’arte. A presentarlo a nome dell’associazione
Laura Pennestrì, la quale ha parlato del libro come di un testo di divulgare
nelle scuole per senso di appartenenza alla sua terra, la Lucania, e le sue
ricchezze. La dirigente scolastica dell’istituto “Giovanni Paolo II”, Maria
Carmela Stigliano, presente al tavolo dei relatori accompagnata da un coro di
studenti della sua scuola, ha colto al volo l’idea di presentarlo e studiarlo
nella scuola in cui è preside, in quanto, a suo dire, il libro “Mango” (raccolta
di poesie) è un testo dove si incontrano due forme di arte: musica e parola in
un rapporto ancestrale dal quale nasce anche una identità e senso di
appartenenza al territorio da studiare e approfondire nelle scuole. Un
patrimonio i valori, a suo parere, da trasmettere di generazione in
generazione. All’iniziativa è stata presente la moglie, Laura Valente, che ha
messo in evidenza il lato umano e profondo delle poesie di Pino Mango e in
alcune di esse si sovrappongono le parole delle sue canzoni in un unicum il cui
filo conduttore è il legame con la sua terra. E proprio in questo contesto,
Laura Valente ha spiegato che sta lavorando per la nascita di una fondazione a
lui intitolata e alla pubblicazione di un romanzo su cui stava lavorando Pino
alla fine del quale mancano poche pagine.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano
del Sud)
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