sabato 20 dicembre 2014

Giovanni Lippo neo presidente del Consiglio comunale. Ma la maggioranza si regge su un solo voto in più


POLICORO – Giovanni Lippo (Trenta/centro destra) è il nuovo presidente del Consiglio della città jonica. E’ stato eletto a scrutinio segreto nella seduta della massima assise comunale lunedì 15 dicembre. Alla prima votazione non si è raggiunto il quorum dei 2/3 (11 consiglieri su 17) e così si è dovuto attendere la seconda votazione, questa volta a maggioranza assoluta sul totale dei consiglieri, affinchè uscisse dall’urna il nome del sostituto del dimissionario Gianluca Modarelli (Forza Italia) comunque a fine mandato dopo i due anni e mezzo così come previsto dallo statuto comunale. Al di là dell’elezione, scontata visto che c’era già un pre-accordo, del giovane politico, che rimane anche consigliere delegato all’ambiente, la votazione è stata preceduta dalla discussione sull’assenza, anche questa scontata alla vigilia, del gruppo consiliare di maggioranza di Forza Italia nelle persone di: Sollazzo, Cantasano, Modarelli e del dimissionario assessore al Personale Domenico Bianco. Gli “Azzurri” chiedevano un rimpasto in Giunta dopo due anni e mezzo di Amministrazione che, almeno per il momento, non c’è stato. La minoranza nelle persone di Gianluca Marrese, Francesco Fortunato, entrambi del Pd, Gianni Di Pierri (Policoro Futura), hanno sostenuto che la maggioranza di centro destra uscita dalle urne nel maggio del 2012 non c’è più dopo che si è consumato lo strappo con Forza Italia; pertanto l’Esecutivo si regge sul voto di Rocco Carrera eletto nel centro sinistra in quota Idv e poi passato dopo il voto del 2012 tra i banchi della lista civica di maggioranza Impegno comune: in pratica i consiglieri di maggioranza sono 9 contro gli 8 della minoranza composta dal centro sinistra più Forza Italia, almeno nel momento in cui scriviamo. Di rimando il sindaco, Rocco Leone ha spiegato nel suo intervento che non cede ai diktat e che i componenti della Giunta stanno lavorando bene per il futuro della città e fin quando ci sono i numeri si va avanti così. Ha aggiunto anche che sono stati i consiglieri e l’assessore di Forza Italia a lasciare la maggioranza. Secondo alcuni elementi della stessa l’assenza del gruppo di Forza Italia è ingiustificata non avendo fatto pervenire alcuna comunicazione ufficiale. Infatti l’assessore alle Politiche sociali, Livia Lauria eletta nella fila del Pdl, ha sostenuto di aver contattato la base del partito nonché il consigliere regionale Paolo Castelluccio e l’On. Cosimo Latronico, quest’ultimo segretario regionale del partito di Berlusconi, i quali non sarebbero sulla stessa linea politica del gruppo consiliare. A tal proposito però la segreteria cittadina di Forza Italia guidata dal commissario Francesco Acinapura fa sapere che: “Resto amareggiato nel leggere che l’assessore Lauria dice di non sapere nulla (riferito alla richiesta di rimpasto ndr), visto che nonostante le sue assenze in sezione nelle ultime settimane ho provveduto personalmente ad informarla delle varie evoluzioni. Ancora peggio è il basso profilo della dialettica utilizzata: si preoccupa di fare un distinguo tra Commissario e Segretario cittadino; oggettivamente se fossi in lei mi preoccuperei più del distacco che ha con la base del partito, con i suoi consiglieri e Domenico Bianco. Le problematiche cittadine si discutono con la sezione cittadina e il suo “commissario non segretario”. Solo dopo questi passaggi, se opportuno, si coinvolgono i livelli superiori di partito. Non capisco perché l’assessore Lauria invoca addirittura i vertici nazionali e vuole bypassare la segreteria  cittadina. Sinteticamente ribadisco quanto detto nei giorni scorsi: F.I. chiede un cambiamento con l’intento positivo di migliorare l’azione amministrativa, perché ad oggi, nonostante gli ammirevoli sforzi di questa Amministrazione, la situazione cittadina non è ottimale e sta crescendo in maniera esponenziale il malcontento. Forza Italia rimettendo nelle mani del sindaco la delega di Domenico Bianco e la presidenza del Consiglio vuole fare un ultimo appello ad un insperato buon senso del buon padre di famiglia del sindaco: qualora la maggioranza riterrà che tutto sia perfetto e le cose vanno bene così, vuol dire che la pensiamo diversamente”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)


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