POLICORO – Per molti dipendenti, o meglio ex, dell’Oro hotel, struttura ricettiva di via Lido, l’estate 2015 non sarà come tutte le altre. Infatti dopo una vertenza lunga non avrebbero ricevuto le spettanze di molte mensilità arretrate. Così hanno deciso di gettare la spugna e lasciare il posto di lavoro. Da Pasqua non sono più in servizio, anche se l’albergo continua la sua normale attività con altri dipendenti, alcuni dei quali andati via nel 2013 e richiamati in “servizio” per l’estate 2015. Però ai più non è sfuggito che nella scorsa primavera l’Oro hotel è rimasto praticamente chiuso, anche il fine settimana, salvo rare eccezioni: matrimoni o feste di un a certa importanza. Ad avanzare soldi non ci sarebbero solo le ex maestranze ma anche fornitori e tutta la galassia di imprese che ruotano intorno ad un albergo. La cosa alquanto strana è che non si riuscirebbe a venire a capo della proprietà della struttura. Non si capisce bene, almeno stando a quello che ci ha riferito qualche ex dipendente, chi sia il proprietario, se è stata data in gestione a chi. Nemmeno gli addetti ai lavori, sindacati, che avevano lanciato l’allarme in tempi non sospetti per il ritardo delle spettanze non ci hanno capito granchè su chi bisogna rivalersi. Per dipanare la matassa abbiamo chiesto al neo assessore alla attività produttive del Comune di Policoro, Domenico Bianco (Fi), se intende convocare un tavolo concertativo su questa vertenza che ha dei contorni paradossali. Chi ha lavorato non prende soldi però è aperta con altre maestranze che a loro volta sono rientrate al lavoro. Bianco ci ha risposto che il pubblico non può entrare nelle vicende private di aziende e dei rapporti di lavoro che le legano ai dipendenti, però quando avrà un quadro più chiaro della situazione, soprattutto quella relativa al pagamento delle imposte locali, se non sarebbero state versate allora metterà in campo tutte le procedure amministrative per venire a capo della situazione. A prescindere da come finirà questo contenzioso, è un vero peccato che un albergo, che in quattro anni, dopo essere stato a sua volta acquistato da imprenditori di Policoro, era riuscito a mettersi in carreggiata riuscendo anche in periodi di bassa stagione ad intercettare flussi di turisti organizzando qualche iniziativa autonoma in piena estate sia nell’occhio del ciclone. Tuttavia l’Oro hotel continuerà ad ospitare turisti ed eventi anche nel prossimo futuro. Lo assicura Raffaele Labarile, amministratore della società LBM group, supervisore e controllore dell’Oro hotel, il quale da noi incontrato domenica 5 luglio ci ha spiegato che la crisi degli ultimi anni ha creato più di qualche problema sui conti dell’azienda, che ha chiuso in perdita il bilancio. Inoltre non ha nascosto le pendenze in corso con ex lavoratori, una quindicina, e qualche fornitore da parte della società Clark srl proprietaria della struttura ricettiva, la quale a sua volta vanterebbe crediti. Comunque sia il manager pugliese ha sostenuto che la Clark, anche con la mediazione della Confapi di Matera, vuole chiudere le vertenze in atto con un piano di rientro, una transazione, che metta la parola fine al braccio di ferro tra le parti anche perché da ottobre 2014 l’Oro hotel ha una nuova proprietà: Piramide Srl, società pugliese che ha obiettivi ambiziosi di rilancio della struttura, primo fra tutti una sorta di accordo con altri albergatori della costa per poi convenzionarsi con Alitalia per lo sbarco dei turisti nella fascia jonica. Labarile ha concluso chiosando che la nuova società vede di buon occhio le prospettive dell’Oro hotel tanto che nel momento in cui scriviamo ha 12 dipendenti.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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