POLICORO – Venerdì 13 giugno è stata convocata la massima assise comunale con due punti all’ordine del giorno relativi a problemi di natura contabile. In particolare il secondo punto riguardava il disavanzo straordinario del Comune che l’assessore al ramo, Massimiliano Scarcia (Trenta –centro destra), ha quantificato in quasi 4 milioni di euro. Si tratta, ha affermato nella sua relazione, di un debito tecnico derivante dai nuovi principi contabili imposti dall’Ue ai Paesi membri introdotti nel 2015 che vanno nella direzione di una armonizzazione contabile dei bilanci degli enti locali. Quindi nessun tipo di allarmismo in quanto i conti comunali sarebbero sotto controllo. Nel merito ha parlato delle poste di bilancio che devono essere inserite in entrata seguendo il principio di cassa, ovvero quando sono certe che il Comune le ha riscosse/incassate per dare certezza così ai possibili debiti che pesano sui conti pubblici. Nel caso del Comune di Policoro i circa 4 milioni riguardano i debiti consolidati del passato rientranti in fondi vincolati e in quello dei crediti di dubbia esigibilità che il Comune difficilmente riuscirà ad incassare. Per ripianare questo debito l’Amministrazione ha previsto di inserire per 30 anni in bilancio una “rata” di circa 130 mila euro che potrebbe anche diminuire nel caso in cui riuscirà ad azzerare i residui passivi (entrate accertate e non riscosse) dell’Ente. Il sindaco Rocco Leone ha spiegato che i bilanci non si fanno più prevedendo entrate che poi a consuntivo risultano inferiori non facendo, di conseguenza, quadrare più i conti. La maggioranza di centro destra ha votato a favore, la minoranza presente contro. Il consigliere di maggioranza, Giuseppe Ferrara, ha dichiarato che Policoro non fa parte del partito regione, nel senso che non riceve nessuna forma di agevolazione come altri Comuni amministrati dal centro sinistra, facendo riferimento per esempio a Pisticci.
Gabriele Elia
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