Dando seguito alle iniziative politiche che hanno determinato il Consiglio Comunale di Scanzano Jonico, cui hanno partecipato tutti i sindaci della provincia di Matera il 14 scorso, i segretari dei Circoli del Partito Democratico del Metapontino - D'Agostino di Policoro, Scarnato di Scanzano, Negro di Pisticci-Marconia, Chiurazzi di Nova Siri, Santoiemma di Montalbano, Montesano di Rotondella, Ventimiglia di Valsinni e Paradiso di Bernalda - riunitisi presso la sede del Partito di Policoro, alla presenza del segretario provinciale Bellitti, hanno ribadito la propria posizione di netta contrarietà alle trivellazioni nel mar Jonio e, più in generale, alle estrazioni petrolifere in Basilicata. "Quella contro le trivelle nel mar Jonio - hanno precisato i segretari - è una battaglia che non può e non deve essere ritenuta né di nicchia né di parte. Essa ha un interesse che travalica anche i confini regionali, perciò, a partire dalle popolazioni che si affacciano sullo Jonio, deve vedere coinvolto tutto il popolo lucano senza distinzione di sorta. A giudizio dei segretari democratici, attesa la peculiarità italiana, il no alle trivellazioni nel mar Jonio va esteso all'intera costa mediterranea e portando a sintesi le istanze di più regioni del territorio nazionale, deve mirare ad un intervento determinato e risolutivo della Unione Europea volta ad inibire iniziative autorizzative di un singolo paese, superando di fatto la giurisdizione nazionale nel merito specifico. In merito alla posizione della Regione Basilicata che, a differenza di Calabria e Puglia non ha impugnato l'art. 38, i segretari evidenziano che dopo la condivisibile iniziativa tesa ad un proficuo e celere accordo di mediazione con il governo nazionale, nel contesto attuale, ritengono necessaria ed indifferibile un'azione istituzionale promossa dal presidente Pittella che, d'intesa con le comunità locali, porti ad un nuovo patto col Governo che preveda in particolare azioni tese a garantire il diritto alla sicurezza, alla salute ed all'ambiente". I Circoli del PD, ritengono che "una battaglia di tale rilevante importanza, necessita di un dialogo continuo e costante tra il mondo politico-istituzionale e quello associativo. Serve recuperare la necessaria convergenza al fine di assicurare maggiore vigore ed efficacia all'azione intrapresa. In tale ottica non sono ammissibili, perché non utili allo scopo, accelerazioni singole e soprattutto strumentalizzazioni di parte. Necessitano azioni che mirano unicamente alla tutela ed allo sviluppo della Basilicata ed ai diritti del popolo lucano". Proprio nello spirito di una più larga convergenza ed univocità di obiettivi, i segretari del Pd auspicano che "i sindaci di tutti i Comuni dell'arco jonico, dopo aver fatto approvare dai rispettivi Consigli comunali il medesimo documento approvato in sede congiunta a Scanzano J., adottino una ordinanza, secondo il principio di precauzione, contro la ricerca di idrocarburi solidi e gassosi analogamente a quanto già fatto dal Sindaco del Comune di Trebisacce. Allo scopo di attestare il principio democratico di coinvolgimento e condivisione di scelte ricadenti nella sfera di interesse dei cittadini, lo strumento referendario rappresentare una iniziativa estrema ma non da escludere". In tale direzione i Segretari dei Circoli PD del metapontino, dopo aver auspicato la convergenza di un numero sufficiente di Regioni in tal senso, dichiarano "da subito la loro adesione ad altre iniziative referendarie tese a raggiungere l'obiettivo proposto". I segretari democratici metapontini precisano, infine, che "tutte le loro istanze saranno sottoposte all'attenzione della segreteria nazionale del Partito al fine di ribadire il senso di appartenenza allo stesso ma che ciò non può anteporsi alla difesa dei diritti dei territori rappresentati".
Nessun commento:
Posta un commento