giovedì 31 maggio 2012

Tortorelli su chiusura sportello Cciaa: “Con internet si ottimizzano le risorse”


POLICORO – A maggio lo sportello staccato della Cciaa (Camera di commercio per l’industria e l’artigianato) presente nel centro jonico, ubicato nei locali comunali del Municipio, ha chiuso i battenti definitivamente. Il presidente della Cciaa di Matera, Angelo Tortorelli, spiega le motivazioni: “Viviamo un periodo di vacche magre e a malincuore abbiamo dovuto tagliare alcuni costi dell’Ente camerale improduttivi. Prima di chiudere a Policoro abbiamo tagliato dappertutto e così la Giunta camerale già 18 mesi fa decise di chiudere nel centro jonico. Le presenze erano irrisorie e non giustificavano la presenza di una unità lavorativa. D’altronde con la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione i certificati si fanno on line premendo un semplice tasto del Pc. Basti recarsi da un consulente abilitato o da un tabaccaio, edicola, e si possono chiedere le visure camerali che l’utente vuole; l’unico inconveniente è il certificato antimafia che si deve fare per forza qui a Matera senza altre soluzioni. Però questo tipo di certificazione si richiede una volta e basta. Era doveroso da parte mia ottimizzare le risorse economiche e umane alla luce della grave crisi economica che sta attraversando il Paese. Anche noi come Cciaa siamo soggetti ai vincoli del Patto di stabilità e non possiamo assumere nessuno. Tanto per fare un esempio negli ultimi tempi a Matera sono andate in pensione 5 unità lavorative e non possiamo rimpiazzarle. Da qui la necessità di richiamare in sede quei dipendenti che prima erano dislocati in vari Comuni della provincia tra cui Policoro. Inoltre da informazioni in mio possesso alcuni utenti si recavano alla Cciaa di Policoro per una sorta di attività di consulenza che non deve fare la Cciaa ma le associazioni di categoria come la Confcommercio, Confesercenti, Cia, Cna, e così via. E a tal proposito la Cciaa favorisce quell’attività di consulenza volta ad intercettare finanziamenti come quelli per l’internazionalizzazione delle nostre imprese proprio per aiutarle ad essere concorrenziali sul mercato. Registriamo una carenza di questo servizio con fondi europei che ritornano indietro se non vengono spesi. Questa è la sfida che dobbiamo affrontare se vogliamo guardare avanti superando logiche di campanile e un modo di gestire risorse pubbliche ormai superato. I tempi sono difficili e facciamo tutti un salto culturale in avanti”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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