martedì 1 maggio 2012

Sottoscritto patto tra i candidati sindaci pro-alluvionati




POLICORO – Nel marzo del 2011 il Metapontino fu colpito da un nubifragio tanto che il Governo nazionale fu costretto a dichiarare lo stato calamità. In seguito alla declaratoria la solidarietà al mondo agricolo e alle famiglie arrivò da più parti solo che alle parole non sono seguiti i fatti: il ristoro dei danni. Così nacque il comitato Terre Joniche che iniziò una serie di manifestazioni, tra cui tre scioperi della fame. Ad oggi però i danni sono rimasti e i soldi stanziati non sono stati svincolati. Così nella mattinata di domenica in piazza Eraclea a Policoro il Comitato ha fatto sottoscrivere ai sei candidati alla carica di primo cittadino l’impegno a prodigarsi per la causa degli alluvionati dopo che le elezioni avranno decretato il nuovo sindaco della città jonica. “In alcuni casi –osservano i componenti del comitato- sono stati gli stessi agricoltori ad intervenire a proprie spese sobbarcandosi dei debiti per far fronte immediatamente ai danni subiti alle rispettive abitazioni e poderi; pertanto i 14,5 milioni di euro stanziati di cui il 50% dal Governo Berlusconi e l’altra metà dalla Regione Basilicata sono ancora fondi virtuali per la messa in sicurezza del territorio individuando l’area epicentrica. Noi chiediamo, con l’impegno delle istituzioni, lo sblocco dopo che la procedura amministrativa è stata completata con la dichiarazione dello stato di calamità, i soldi stanziati e la nomina di Vito De Filippo Commissario  straordinario per l’emergenza. Ebbene ad oggi come scusante ci è stato detto che ancora non sono stati stimati i danni e una mappatura del territorio interessato dalla calamità naturale non è ancora certo. Inoltre ci era stato promesso dalla Regione Basilicata un ulteriore milione di euro come misura aggiuntiva da destinare alle famiglie maggiormente colpite; anche in questo caso solo parole. E infatti venerdì a Metaponto abbiamo provocatoriamente lanciato la “spesa proletaria” con banconote create ad hoc con le icone di Berlusconi, De Filippo, Monti e Vendola, ovvero tutti coloro che fino ad oggi non hanno mantenuto le promesse. Anche l’Anci si è schierata dalla nostra parte”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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