mercoledì 30 maggio 2012

Chiuso lo sportello Cciaa di Policoro


La sede staccata della Cciaa (Camera di commercio industria artigianato e agricoltura) del centro jonico ha chiuso i battenti. Ci siamo recati di persona nella sede di piazza Aldo Moro, nei locali comunali, e abbiamo trovato la scritta: sede chiusa. Pensavamo che fosse una chiusura momentanea dovuta a lavori di manutenzione dei locali o della rete telematica, o alla chiusura pre estiva fino a settembre come accadeva fino al 2011 quando l’ufficio chiudeva nel mese di agosto per riaprire a settembre; invece gli utenti non potranno più usufruire dei servizi del tipo: visure camerali, iscrizioni di imprese nell’apposito registro e cancellazione delle stesse e tutti quegli adempimenti necessari per il mondo produttivo. E’ l’ennesima spoliazione dei servizi che si abbatte in Basilicata a da cui Policoro era rimasta immune finora. A Matera hanno chiuso la sede provinciale della Banca d’Italia, a Potenza la caserma dell’esercito, tanto per citare gli ultimi esempi, per non parlare poi di scuole accorpate in istituti comprensivi con grave nocumento per gli utenti. Il tutto dietro il sostantivo più utilizzato in questi anni: crisi. E pertanto tutti si nascondono dietro tale parola per chiudere o ridimensionare servizi essenziali per i cittadini ed evitare così una sorta di pogrom. Tagli orizzontali e generalizzati senza tener conto del bacino d’utenza, delle difficoltà dei trasporti per raggiungere i centri più grossi, la perdita di tempo per gli utenti che si moltiplica a dismisura quando si ha a che fare direttamente con una burocrazia pletorica, figuriamoci ora che bisognerà percorrere 150 chilometri tra andata e ritorno: Policoro-Matera. Nella fattispecie della Cciaa, lo sportello policorese era il punto di riferimento di tanti professionisti e imprenditori di tutto il comprensorio e la felice intuizione di aprire una sede staccata venne all’Amministrazione di Antonio Di Sanza-Nicola Lopatriello (1997). Iniziarono allora i contatti con il presidente provinciale della Cciaa dell’epoca, che si concretizzarono poi positivamente con la sua inaugurazione. E per tenere lo sportello aperto e fruibile a tutti fu messo a disposizione dell’ente camerale un locale di proprietà del Comune gratuitamente, senza oneri per nessuno, e di recente anche ammodernato. Ora con la sua chiusura Policoro e la fascia jonica perde un presidio economico statale dopo dieci anni di operatività. Un ulteriore dazio da pagare alla maledetta crisi. Che a qualcuno fa comodo per passare inosservato e continuare a lavorare sotto traccia senza essere disturbato.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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