venerdì 3 febbraio 2012

Proposte politiche per la futura Amministrazione

POLICORO – Amministrare la cosa pubblica è anche continuità. Terminata prematuramente la legislatura iniziata nel 2008, con le dimissioni di undici consiglieri comunali su 21, dallo scorso 25 gennaio nella città jonica si è insediato il Commissario prefettizio che dovrà traghettare gli elettori policoresi alle comunali della primavera 2012. Quando si interrompe una legislatura, a tutti i livelli, rimangono sempre delle “cose in sospeso” sulle quali la futura Amministrazione dovrà giocoforza confrontarsi e decidere. Cerchiamo di analizzarle. C’è da portare a termine il grosso investimento del Contratto di quartiere II di riqualificazione dell’ingresso Policoro Sud sul quale a metà degli anni 2000 l’Amministrazione comunale ottenne un corposo finanziamento pubblico, che sommato a quello privato ammonta a parecchie decine di milioni di euro. Altra questione sulla quale, verosimilmente, la futura maggioranza dovrà lavorare è il congiungimento della Duna centrale i cui lavori sono iniziati nel 1990 ma ad oggi manca la piazza centrale che unisce le due ali: una città turistica ha nel suo lungomare il biglietto da visita. Di pari passo viaggia l’atavica questione del Piano dei Lidi, non di stretta competenza comunale ma sul quale non sarebbe sbagliato far sentire il fiato sul collo alla Regione Basilicata, magari consorziando tutti gli operatori del settore. In tema di opere pubbliche un piano generale della manutenzione di strade e marciapiedi è una criticità che tocca da vicino pedoni ed automobilisti e sui quali l’Amministrazione uscente ha già previsto dei fondi in bilancio. La città di Policoro vanta strutture sportive all’avanguardia premiate di recente anche dal Coni di Basilicata: PalaErcole, PalaOlimpia, complesso sportivo del quartiere Europa, tutte di proprietà comunale. Bisogna decidere se tali impianti vanno gestiti in house o privatizzati ad associazioni-società che possano valorizzarli al massimo dato il massiccio investimento pubblico per la loro realizzazione. Altra priorità sarebbe quella di portare a termine i lavori di strumenti urbanistici necessari per la pianificazione edilizia della città: Piano d’Ambito e Regolamento urbanistico. Sulla promozione del territorio oltre alle tante iniziative messe in campo da associazioni, spesso di concerto con il Comune, e dal cartellone estivo “Siritidestate”, ci sarebbe bisogno di un grande attrattore pubblico che caratterizzi la città. Il festival della musica blues e quello del jazz sono due grandi eventi, ma strettamente “privati”. Lo sterminato tesoro del museo della “Siritide” oggi è avulso dal contesto della promozione del territorio. Un piano che lo integri aumenterebbe le presenze di visitatori nel museo e nella stessa città di Policoro, magari con il supporto di una Pro-Loco più dinamica. Sul problema dei problemi, il lavoro, Policoro ha dagli anni ’70 un’area industriale, a ridosso del centro commerciale Heraclea, dove ad oggi non c’è traccia di un capannone. Anche qui vale lo stesso discorso del Piano dei Lidi: una forte presa di posizione verso l’Ente regione non può essere eluso. Il Comune, che è solo un erogatore di servizi, ricordiamolo, ha fatto la sua parte individuando l’area, il resto lo fa la Regione con le sue articolazioni. Nella zona Artigianale, viceversa, ci sono spazi per nuove attività produttive: i bandi per l’assegnazione di nuovi lotti o per ampliare quelli già esistenti dovrebbe essere una delle prime azioni del futuro Esecutivo. Negli anni Policoro si è estesa molto però girandola si notano zone congestionate di negozi di vicinato e zone popolose dove non c’è nemmeno un bar. Le licenze sono state liberalizzate dal Governo nazionale più di dieci anni fa, e dunque il Comune ha le mani legate; però sarebbe ora che Policoro avesse un piano commerciale moderno più in linea con la sua crescita. Dopo anni di battaglie bisognerà aprire la quarta farmacia comunale. L’Amministrazione uscente aveva individuato la zona Lido per la sua apertura: non bisogna perdere più tempo. Infine l’annosa questione dell’esternalizzazione di alcuni servizi pubblici: il trasporto scolastico che pesa come un macigno sulle casse comunali e quello della riscossione dei tributi locali sui quali, così come a livello nazionale e in molti Comuni, non mancano sacche di evasione che andrebbero stanate. Crediamo che sono questi alcuni dei problemi sui quali nell’imminente campagna elettorale le forze politiche si scontreranno, e quelle vincenti dovranno affrontare poi con l’impulso di chi siederà tra i banchi dell’opposizione che dovrà controllare e vigilare.

Gabriele Elia (fonte il Quotidiano della Basilicata)

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