giovedì 16 febbraio 2012

Liceo “E. Fermi” e Cvl: l’istituto nautico una risorsa per Policoro

Il liceo scientifico “E. Fermi” del centro jonico ha ampliato da pochi mesi il suo piano dell’offerta formativa. Agli indirizzi: scientifico, linguistico, tecnologico ha aggiunto anche quello tecnico nautico più in linea, quest’ultimo, con le vocazione del territorio. Infatti nel centro jonico oltre al porto di Marinagri, con annesse strutture ricettive e di ospitalità, alcune già operative altre in programma, ci sono anche due circoli nautici che negli anni sono diventati i punti di riferimento di migliaia di giovani provenienti di più parti d’Italia e anche dall’estero. Parliamo dell’Aquarius e del Circolo velico lucano. Proprio quest’ultima struttura ha inviato una missiva ai dirigenti scolastici delle scuole primarie inferiori (scuola media) del comprensorio per mettere al corrente il corpo docenti, che a sua volta dovrà erudire i genitori dei ragazzi in modo tale che abbiano un quadro generale degli indirizzi scolastici del territorio nel momento in cui, dopo la licenza media, si troveranno di fronte alla scelta di dove iscrivere i propri figli. In questo contesto sia il “Fermi” che il Cvl stanno, in autonomia, lavorando per uno sviluppo sempre più armonico del territorio. Il primo formando gli studenti in aula, i secondi nell’alternanza studio-lavoro con un percorso formativo sul campo presso la loro struttura nella zona Lido. Inoltre gli sbocchi lavorativi che l’Istituto Tecnico Nautico offre sono diversificati per chi vuol intraprendere una carriera marina: Capitano di lungo corso, Capitano di macchina, Tecnico della logistica e Costruttore Navale. In aggiunta si può svolgere la libera professione ed accedere ai settori dei Cantieri navali e della Nautica; ovviamente ci si può iscrivere a tutte le facoltà universitarie e partecipare alle selezioni per le Accademie militari e della Marina Mercantile. Il piano di studi privilegia le competenze tecnico-professionali ma assicura anche una solida preparazione globale. Oltre a queste figure professionali, Policoro e le sue strutture ricettive necessitano, visto lo sviluppo degli ultimi anni, anche di un istituto professionale marittimo che formi personale per il rimessaggio delle imbarcazioni da diporto. La differenza, per rendere l’idea, sta nel fatto che l’istituto nautico forma i capitani (lo Schettino di turno), però quando la barca affonda non c’è chi l’aggiusta: i secondi diplomati del marittimo.
 
Gabriele Elia (fonte il Quotidiano della Basilicata)

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