Il 17/18 novembre si vota per il
rinnovo del Consiglio regionale tre anni dopo le elezioni del 2010. Lo scandalo
rimborsopoli ha costretto Vito De Filippo (centro sinistra) alle dimissioni
anticipate. Fino a cinque giorni dal silenzio elettorale almeno nella città
jonica il clima elettorale non si è proprio sentito. Sedi di partito chiuse,
comitati semi vuoti, comizi pochi e, cosa più grave, nessun programma. Non circolano
nemmeno pieghevoli e fac simile di schede. Insomma la politica è veramente
caduta in basso. Fatta questa premessa, che non è certamente un buon viatico
per la prossima legislatura se queste sono le premesse, cerchiamo almeno di
salvare la rappresentanza in via Anzio. Infatti con la riduzione a 20 dei
consiglieri regionali è quanto mai necessario che la quarta/quinta città su 131
Comuni della Lucania non perda il seggio a Potenza. Questa buona pratica è
stata inaugurata nel 2000 da Antonio Di Sanza e poi continuata fino ai giorni
nostri, fortunatamente, facendo chiudere questa legislatura regionale con
addirittura due consiglieri: Paolo Castelluccio (Pdl) e poi il ripescato al
posto di Vincenzo Viti, lo stesso Antonio Di Sanza (Pd). In questa tornata
elettorale 6 sono i candidati consiglieri che di seguito, in ordine alfabetico,
elenchiamo con un breve profilo politico.
Castelluccio Paolo (Pdl-centro
destra). E’ un uomo di partito. Fin dalla nascita di Forza Italia si è
schierato al fianco di Silvio Berlusconi e lì è rimasto nonostante la scissione
del 2006 a Policoro con il gruppo di Antonio Di Sanza che ha scelto altri lidi.
In periodi di transumanze la coerenza è un valore prezioso.
Labriola Francesco (Pd-centro
sinistra). Ha maturato una buona esperienza amministrativa di quasi 8 anni come
assessore provinciale e consigliere comunale di opposizione di lungo corso. Si
è dimesso nei giorni scorsi, perché candidato alla Regione, per lasciare il
posto ad un altro componente del Pd. Un bel gesto visto che le dimissioni in
Italia sono un optional. Anche per lui vale il discorso di cui sopra: un
percorso politico lineare.
Lasalandra Giovanni (M5Stelle).
E’ un uomo nuovo. Mai candidato, almeno nel centro jonico, si è distinto negli
ultimi tempi per il suo impegno civico contro le trivellazioni in mare, sulla
terraferma e ogni forma di imbruttimento ambientale.
Lopatriello Nicolino (Mir
Samorì-centro destra). Sindaco degli ultimi anni di Policoro. Allergico ai
partiti, e di questi periodi è un punto a suo favore vista la scarsa
credibilità che hanno, si è caratterizzato per le sue battaglie in difesa della
città jonica e di tutto il comprensorio, a partire dal quelle contro le scorie
del 2003. E’ uno che non si fa pregare due volte quando c’è da scendere in piazza.
Ripoli Antonio (Realtà
Italia-centro sinistra). Anche a lui non piacciono le etichette dei partiti.
Però è uno che fa il partito. Nelle ultime tre tornate amministrative ha
conseguito un ottimo successo di voti: quasi 200. Da presidente del Consiglio comunale
nel 2006/2008 si è ben comportato. E’ vicino ai ceti sociali più deboli anche
in virtù della sua professione di sindacalista autonomo.
Vetere Carmine (Lista del
presidente Pittella-centro sinistra). Consigliere comunale di minoranza nei
suoi interventi si intravede un modo di fare politica diverso rispetto agli
altri. Sempre pacato e propositivo. Non perde mai le staffe e riesce ad
interloquire con tutti su tanti argomenti.
Per correttezza citiamo anche due
policoresi di “adozione”. Il preside del liceo “E. Fermi” di Policoro, Leonardo
Giordano (Pdl-centro destra), politico di grande esperienza avendo svolto il
ruolo di sindaco di Montalbano Jonico: persona onesta, coerente e disponibile.
Vincenzo Ruggiero (Mir Samorì).
Lo si vede spesso in città. Persona sempre in mezzo alla gente, gioviale e non
si sottrae mai al dialogo. Amministratore di Valsinni, attualmente, è già stato
per una legislatura e mezza nei Palazzi della politica regionale.
Gabriele Elia
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