venerdì 13 agosto 2010

Maria Grazia Cucinotta libera una tartaruga al Cvl





POLICORO – Se fosse arrivata a bordo di un’imbarcazione dal mar Mediterraneo, il mare Nostrum, sarebbe stata come Afrodite. Invece è arrivata in riva allo Jonio, sponda Circolo velico lucano, dall’arenile e i suoi ammiratori l’hanno guardata esterrefatti per la sua bellezza mediterranea. Proprio quel mare che si trova all’orizzonte della costa Metapontina e che le ha dato i natali nella vicina Sicilia si è specchiato nella sua naturale femminilità. Maria Grazia Cucinotta è stata la star della mattinata di giovedì 12 agosto. Finalmente dopo anni il Cvl è riuscita a portarla a Policoro in un evento importante: il Tarta-Day. Turisti e bagnanti si sono stretti a cerchio intorno all’attrice meridionale immortalandola da tutti gli angoli per questa giornata dal risvolto sociale per l’ecosistema marino: la liberazione di una tartaruga marina della specie “Caretta Caretta”. Non è la prima volta che il centro recupero rescue del Cvl salva e cura una tartaruga poiché già da tempo la biologa Nella Marsico e la sua èquipe sono in prima linea in questi interventi. Infatti molte specie sono in via estinzione, e nel Mediterraneo il numero di esemplari rimasti ha subito un calo vertiginoso. E il motivo è presto detto: Il commercio internazionale di tartarughe marine è vietato in molti Paesi. C’è un paradosso però: le tartarughe sembrano avere il potenziale per riprodursi largamente, dal momento che le femmine possono generare centinaia di uova in una stagione di nidificazione. Ma anche in condizioni naturali, sono solo pochi giovani esemplari a sopravvivere al loro primo anno di vita. Predatori come granchi, volpi, uccelli spesso uccidono i piccoli nella loro corsa verso il mare, molti altri una volta raggiunta l’acqua sono preda dei pesci. Come può l’uomo peggiorare la già difficile lotta alla sopravvivenza delle tartarughe? Innanzitutto disturbando la nidificazione sulle spiagge, raccogliendo le uova, degradando l’habitat riproduttivo ideale. Poi, considerando che per raggiungere la maturità una tartaruga impiega decenni, immaginate tutti gli ostacoli cui va incontro nel mare: reti dei pescatori, inquinamento, malattie. Tutte problematiche che impediscono di raggiungere l’età della maturità e della riproduzione: “Per questo è una giornata storica per noi –afferma Sigismondo Mangialardi- presidente dell’Akiris controllante il Cvl, non solo per l’arrivo qui a Policoro di una testimonial del Sud del calibro della Cucinotta, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tutela di questo animale innocuo per gli esseri umani e per i suoi simili. Solo a vederlo è una mascotte per la sua bellezza, dimensione e viene voglia di adottarlo. Però è giusto che rimanga nel suo habitat per il bene di tutti noi sia in mare che in terra. Grazie a M.G. Cucinotta oggi il problema ha assunto una dimensione nazionale e colgo l’occasione per ringraziarla per la sua disponibilità. In passato giornate come questa sono passate quasi inosservate…Ad esempio anni fa curammo e liberammo una specie appartenente alla famiglia “Liuto”, rarissima da queste parti”. Erano presenti gli amministratori del Comune di Policoro: il vice sindaco Rocco Leone, il presidente del Consiglio, Otello Marsano, l’assessore Nicola Trupo e il consigliere Giuseppe Callà; il consigliere provinciale Serafino Di Sanza e il consigliere comunale di Matera Mimmo Fiore e le forze dell’ordine della città di Policoro.

Gabriele Elia
Fonte (il Quotidiano della Basilicata)

Nessun commento:

Posta un commento