lunedì 9 agosto 2010

Recuperare il rapporto genitori figli in un mondo sempre frenetico. La Pippo’s house ha presentato la prima edizione della “Caccia al tesoro”

POLICORO – La cooperativa sociale Pippo’s House del centro jonico il 28 luglio scorso ha organizzato la prima edizione della caccia al tesoro. Per le vie della città, circa 100 partecipanti divisi in dieci squadre si sono sfidati tra loro nel rispondere a domande attinenti al territorio e i più veloci si sono aggiudicati i tre premi messi in palio: coppe donate da Guida Sport e buoni di modesto importo. Con questo simpatico gioco, che prevedeva soluzioni di rebus e attività ludiche, i concorrenti divisi in generazioni si sono interfacciati tra di loro in quel confronto tra epoche storiche così diverse l’una dall’altra per recuperare il rapporto genitori figli, che la vita frenetica ha fatto o sta facendo perdere. E proprio questo tema attuale è stato al centro in serata di un convegno: “Minori al centro… dipende solo da te!” , che poi è la mission della stessa cooperativa sociale impegnata da dieci anni sul fronte dell’aiuto ai bambini più sfortunati. Dall’incontro è emerso come i figli oggi siano la parte della società più indifesa per la loro tenera età, e a cui i genitori per motivi di lavoro hanno sottratto tempo prezioso. Da qui la necessità di un ritorno al passato riappropiandosi di spazi di dialogo e ascolto per evitare di lasciare soli i giovani, i cui unici interlocutori della società del terzo millennio sono i social network, il piccolo schermo e le play station con modelli e messaggi sbagliati che propinano. E in questo contesto possono essere facilmente preda di malintenzionati, non è un caso che negli ultimi anni i reati contro i minori siano aumentati proprio con l’esplosione di internet. La parola d’ordine dunque è prevenzione. Ma anche la scuola è stata chiamata in causa nella sua azione di agente di socializzazione ed educatrice nella lotta contro il bullismo e nella valorizzazione dello straordinario patrimonio di vivacità, intelligenza e capacità affettiva presente negli adolescenti recuperando autorevolezza e l’autorità che un presidio dello Stato deve avere nella sua azione pedagogica. Mentre collateralmente il mondo del no profit si sforza nelle sue attività di inculcare sane e pratiche abitudini, ramificandosi sempre più sul territorio in quel principio di sussidiarietà orizzontale in un periodo in cui la spesa pubblica viene razionalizzata stringendo le maglie dei servizi. Sono intervenuti: Rocco Leone, vice sindaco di Policoro; il capitano dei Carabinieri della locale compagnia, Fernando Carbone; Pino Bruno, presidente regionale di Federsolidarietà; la psicologa Carmela Serio; le operatrici scolastiche: Maria Amorigi (dirigente scolastico); Carmela Romano e Clara Ripoli (professoresse) e l’Avv.ssa Ilaria Baldassarre.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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