mercoledì 18 ottobre 2017
Schiusa di tartarughe "Caretta Caretta"
POLICORO - Dopo oltre due mesi di monitoraggio del sito di nidificazione di Caretta caretta ritrovato in località Campomarino di Maruggio si può affermare certamente positiva la conclusione di tale esperienza.
Il 52% di schiusa in un nido soggetto a mareggiata e traslocato in situ ben due volte è certamente un risultato ottimo e incoraggiante per la conservazione di una specie vulnerabile come Caretta.
Delle 99 uova originariamente rinvenute il 14 agosto al Lido “Paradise Beach” a seguito della mareggiata che ne aveva evidenziato la presenza, solo 86 vennero ricollocate nella spiaggia antistante il Lido dei cavalieri di Malta.
Successivamente, a seguito di una nuova mareggiata di fine stagione, le uova vennero riposizionate nel tratto di spiaggia protetta dalla struttura portuale di Campomarino.
Il supporto dell'amministrazione comunale e dei volontari di Green Rope e WWF ha reso il lavoro di protezione meno faticoso considerate le temperature non più favorevoli al bivacco e al controllo del sito H24.
Nonostante le poche aspettative legate alla stagione non più ottimale e alle peripezie delle due traslocazioni, il miracolo della natura non si è fatto attendere: il 9 ottobre alle 5.30 le prime piccole tartarughine si sono presentate al mondo e pronte alla conquista del mare.
Le stesse temperature ormai non più estive, non hanno favorito l'emersione delle piccole, pertanto i ricercatori del Centro WWF di Policoro responsabili del progetto Golfo di Taranto, si sono adoperati affinché il percorso fosse meno arduo; e con il prezioso aiuto della Lega Navale di Maruggio e del suo presidente, le piccole tartarughe marine, percorso il corridoio approntato per facilitarne il possibile imprinting con il luogo di schiusa, con tutte le cautele del caso, venivano immediatamente liberate in mare aperto e in acque temperate,al sicuro da reti da posta e predatori come i pesci Serra.
Dopo 6 giorni di schiusa e successiva pausa di non emersione, finalmente si può fare un bilancio:
44 uova schiuse con 38 piccoli emersi dalla sabbia e 6 ritrovati purtroppo morti all'interno della Camera. Le altre uova, al “digging” (operazione di apertura e verifica della camera di deposizione) hanno confermato la presenza di muffe e la conseguente non ovulazione, compromettendo la naturalecrescita delle uova e morte degli embrioni.
Nonostante le diverse peripezie, al contrario dell’ultima deposizione lungo le spiagge di Maruggio, la deposizione 2017 segna senza dubbio un risultato positivo, confermando ulteriormente il litorale di Campomarino di Maruggio, importante luogo di deposizione in area salentina.
Questo ennesimo risultato, conferma la necessità e l’urgenza della corretta conservazione di un patrimonio irripetibile quale paesaggio costiero, arricchito di biodiversità come confermato anche dalla presenza ormai costante di una specie “Bandiera” come la Tartaruga Marina.
I responsabili del CRTM Golfo di Taranto, ringraziamo l’Amministrazione comunale di Maruggio, il sindaco Alfredo Longo, la Lega Navale di Maruggio, l’Ass. Greenrope di Bari, i volontari del WWF e naturalmente tutta la cittadinanza che ha supportato con meravigliosa disponibilità gli sforzi dei ricercatori del WWF Italia, che con la loro professionalità e dedizione, sono riusciti ancora una volta nel miracolo della “vita”.
Basilicata Attrattiva 2019: Policoro candida piazza Eraclea
"È scaduto il 2 Ottobre il Bando cd “Basilicata Attrattiva” aperto ai comuni della Regione per favorire la piena fruibilità del patrimonio culturale del territorio. Anche Policoro ha partecipato, - si legge in una nota dell'Amministrazione comunale diffusa dalla segreteria del sindaco di Policoro - con un progetto di ampio raggio volto a mettere a sistema il patrimonio storico, architettonico e immateriale collegato alla riforma fondiaria. Il progetto presentato è incentrato sull’edificio Ovest di piazza Eraclea, dove è situata anche la Biblioteca M. Rinaldi. Qui, si vuole creare uno spazio espositivo in cui far convergere documenti, miti, ricordi di vita del periodo della riforma. Le sale espositive saranno allestite in modo innovativo, sfruttando la migliore tecnologia esistente per permettere agli utenti una fruizione esperienziale e di forte impatto emotivo. La cartellonistica rappresenterà la storia della riforma nel metapontino e nel territorio policorese. Restituire alla fruizione pubblica il plesso Ovest della piazza, già ospite del primo municipio cittadino, creando contemporaneamente un polo culturale unitario e fisicamente compatto, è il primo passo verso la consapevolezza del peso storico della nostra piazza, che abbiamo il dovere di tutelare e preservare per le generazioni future. L’istruzione del progetto ha fatto emergere delle criticità nella precedente gestione del patrimonio comunale: non è stato, infatti, concluso l’iter per la concessione a titolo gratuito da parte della Regione Basilicata della Biblioteca, che si é arenato alla sola delibera di consiglio del 2016. Inoltre, la mancanza di progettualità a finalità pubblica ha compromesso radicalmente la possibilità di incamerare nel patrimonio comunale le altre unità disponibili.
L’assessorato alla cultura ha provveduto a concludere la pratica della cessione ed è riuscita a riallacciare un dialogo proficuo con la Regione basato sulla fiducia, per tentare di salvaguardare il plesso simbolo dell’unità della nostra comunità".
Vicesindaco di Policoro aderisce ad Articolo Uno Mdp
In una nota il Vicesindaco di Policoro Gianluca MARRESE, primo degli eletti alle elezioni amministrative di Policoro della scorsa primavera, ha annunciato di lasciare il Pd e di aderire ad Articolo Uno-Mdp, guidato a livello Nazionale da Roberto Speranza. "Una scelta la mia, - si legge - di coerenza politica, ragionata ed assunta sicuramente non a cuor leggero, ma in maniera fortemente sofferta, avendo aderito al Partito Democratico sin dal momento della sua nascita, alla quale sono orgoglioso di aver contribuito, aiutando a gettare le basi per il radicamento del PD nella mia città, avendo avuto l’onore di esserne il capogruppo per circa 10 anni, nonchè candidato Sindaco, membro della Segreteria Regionale sotto la guida di Roberto Speranza – al quale mi lega innegabilmente un lungo percorso politico e una profonda amicizia - ed attualmente vicesindaco della città di Policoro". La nota prosegue dichiarando: "Lavoreremo, ognuno per la sua parte, all’affermazione di un nuovo centro-sinistra inclusivo ed aperto, che si ponga come mission fondamentale quella di rigenerare una giusta sintonia tra noi e quel popolo che in questi anni, sentendosi tradito, ci aveva abbandonato. Io lo farò partendo da Policoro, rinnovando il mio totale supporto alla mia città, al Sindaco Enrico Mascia, ai miei colleghi di giunta ed all’intero gruppo di maggioranza con i quali abbiamo cominciato questa straordinaria esperienza amministrativa che dovrà rilanciare Policoro e disegnarla almeno per i prossimi venti anni". Roberto Speranza ha commentato l'adesione di Marrese ad Artciolo Uno-Mdp :"Un caro abbraccio a Gianluca Marrese, Vicesindaco di Policoro, che oggi lascia il Pd e aderisce ad Articolo Uno- Mdp. Insieme come sempre".
Nuovo Segretario generale
POLICORO - Nei giorni scorsi è stato nominato il nuovo Segretario generale del Comune di Policoro: Andrea Larocca.
Policoro Pragmatica: “Faremo un'opposizione attenta, vigile e obiettiva”
Policoro Pragmatica, trascorsi i primi cento giorni dall’insediamento della nuova amministrazione della città jonica, è pronta, insieme alle altre forze di centrodestra che alle scorse elezioni amministrative sono scese in campo al fianco dell’ex Sindaco Rocco Leone, a dire la sua nel dibattito politico. “Contrapporsi nella discussione politica in una città, è fondamentale per alzare l’attenzione su problemi e proposte di interesse pubblico. –dichiara il gruppo in una nota- Noi contiamo di farlo in maniera differente, rispetto agli oppositori del passato. In una città quando si è opposizione, bisogna sempre fare attenzione a dividere gli aspetti del proprio operato amministrativo: uno è rappresentato dalla città stessa, l’altro dall’amministrazione che governa. L’errore più grande consiste nell’infangare la città, fare il tifo contro per il solo scopo di colpire l’amministrazione. Nell’imminente passato, questo processo è avvenuto in moto perpetuo, sistematicamente e spinto da controvalori come rancore e cattiverie. Una sola bussola a dettare la direzione: l’odio verso qualcuno. Noi non cadremo nel facile gioco del “è colpa dell’amministrazione”, perché conosciamo le enormi difficoltà che affrontano i Comuni italiani, ma saremo vigili e diremo la nostra sulle prossime grandi sfide che attendono la città; come il Piano d’ambito, zona D7, risoluzione rischio idrogeologico del canale 7, tutela ambientale del nostro territorio, tutela delle fasce deboli ecc. Su questo, e tanto altro, osserveremo l’azione dell’amministrazione, che al momento sembra ignorare queste problematiche e pare più impegnata a marcature interne, come si evidenzia dalle deleghe “sparigliate”. Inoltre, nella passata estate si è già commesso grossolani errori, come non tener conto del Bando degli eventi, finanziando in maniera diretta alcuni eventi a discapito di altri; poca attenzione al servizio della raccolta differenziata; taglio al progetto “Disabilmentemare”; taglio del servizio di assistenza ai disabili nelle scuole, che non è stato esteso a soggetti con patologie apparentemente più lievi, come avveniva in passato, quando il Comune si faceva carico del costo del servizio. E poi ancora: privilegiare la pulizia di alcune aree dove vivono amministratori, mentre i coltivatori di Policoro sono ancora in attesa di vedere il miracolo che potrà apportare al settore la tanto decantata delega all’Agricoltura.
Gianni Pittella e Adriana Poli Bortone su Distretto Magna Grecia
Arrivano
nuove e prestigiose manifestazioni di interesse per il “Distretto della Magna
Grecia”, l’innovativo progetto di filiera che, elaborato dalla Histar Srl e
proposto dal Consorzio Mari di Taranto, si pone l’ambizioso obiettivo di
riproporre in chiave moderna il “Sistema Colonie” della Magna Grecia. Nella
serata di ieri (venerdì 6 ottobre), presso il Molo Sant’Eligio di Taranto si è
tenuto un incontro per presentare il progetto “Distretto della Magna Grecia” a
nuovi importanti ospiti: l’europarlamentare Gianni Pittella, presidente del
Gruppo S&D al Parlamento Europeo, e Adriana Poli Bortone, assessore
all'Identità euro-mediterranea e al turismo del Comune di Matera.
Ad accoglierli un parterre d’eccezione: Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto, Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ionio, Carlo Capria, Dipartimento per la Programmazione e Coordinamento della Politica Economica della Presidenza Consiglio dei Ministri, e Gianni Azzaro, consigliere ANCI.
A fare gli onori di casa il cavalier Antonio Nunzio Melpignano, presidente del Consorzio Mari di Taranto, e l’architetto Terenzio Lo Martire, coadiutore tecnico del progetto “Distretto della Magna Grecia”.
Sono stati loro a presentare nel corso dell’incontro, moderato dalla giornalista Nicla Pastore, il “Distretto Magna Grecia” agli importanti ospiti e al folto pubblico intervenuto che comprendeva anche i rappresentanti delle Amministrazioni comunali e delle aziende che, da Gallipoli fino a Sibari, hanno già aderito a questo progetto di filiera.
«Già per la metà di novembre – ha detto Antonio Melpignano – contiamo di essere pienamente operativi con il riconoscimento del Distretto della Magna Grecia da parte del MISE e del MIBACT. Ringrazio l’onorevole Gianni Pittella per essere qui per illustrarci tutti gli strumenti finanziari della UE a disposizione delle aziende per poter operare in filiera non solo all’interno del Distretto, ma anche nei territori limitrofi».
Carlo Capria ha lodato il progetto “Distretto della Magna Grecia” perché in linea con le direttive del Governo che, attraverso i Ministeri competenti e sue Agenzie, promuove e sostiene le iniziative che tendono a “clusterizzare” le piccole e medie imprese italiane, ovvero a metterle assieme per dare loro la forza commerciale indispensabile per penetrare importanti mercati esteri.
Adriana Poli Bortone ha detto che «per me Matera è come un ombelico del Mezzogiorno: un elemento di grande attrazione e protagonista di frequenti attività di grandi interscambi non solo culturali, ma anche economico-commerciali dell’intera area del Mediterraneo. E in questo progetto del “Distretto della Magna Grecia” si integra molto bene come “città simbolo” dell’identità territoriale del Mezzogiorno: propongo che, accanto al salone della nautica, si realizzi a Matera un Salone delle identità culturali».
«Da tempo sto lavorando – ha poi detto Adriana Poli Bortone – al progetto di “Matera Mediterranea” con diverse ambasciate di Paesi mediterranei, al momento una decina tra cui Spagna, Turchia Marocco Algeria, Israele e Slovenia, un progetto che prevede tre o quattro manifestazioni nel prossimo anno e poi eventi mensili nel 2019, anno in cui Matera sarà la Capitale Europea della Cultura».
Nel suo intervento il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha manifestato interesse per il "Distretto della Magna Grecia”, il progetto per un network interregionale che collega i porti turistici e le imprese dell'entroterra dell’arco jonico e i comuni di pertinenza che potrebbe dare nuove e importanti opportunità alle imprese di territori che hanno in comune la matrice storica e culturale mediterranea e, più in particolare, magnogreca.
L’europarlamentare Gianni Pittella ha concluso affermando che «da sempre sono un sostenitore della necessità della collaborazione tra le Regioni meridionali: il Mezzogiorno deve imparare a programmare in modo unitario. In tal senso è molto importante se, come avviene con il Distretto della Magna Grecia, Comuni, privati e Regioni si mettono insieme per lavorare su un obiettivo concreto, che è quello della portualità, ma anche della cultura, dell’enogastronomia, dell’artigianato e delle tradizioni storiche e architettoniche».
«Quella del Distretto della Magna Grecia – ha auspicato Gianni Pittella – è una ottima idea che va ulteriormente sviluppata, perché io penso che, attraverso Gallipoli, si possa arrivare a coinvolgere altre realtà che affacciano sul Mediterraneo, non solo quelle italiane. Concepire questa unità significa avere vantaggi non solo in termini culturali, ma anche economici, penso, per esempio, all’incremento del turismo: ci saranno benefici per tutti!».
Ad accoglierli un parterre d’eccezione: Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto, Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ionio, Carlo Capria, Dipartimento per la Programmazione e Coordinamento della Politica Economica della Presidenza Consiglio dei Ministri, e Gianni Azzaro, consigliere ANCI.
A fare gli onori di casa il cavalier Antonio Nunzio Melpignano, presidente del Consorzio Mari di Taranto, e l’architetto Terenzio Lo Martire, coadiutore tecnico del progetto “Distretto della Magna Grecia”.
Sono stati loro a presentare nel corso dell’incontro, moderato dalla giornalista Nicla Pastore, il “Distretto Magna Grecia” agli importanti ospiti e al folto pubblico intervenuto che comprendeva anche i rappresentanti delle Amministrazioni comunali e delle aziende che, da Gallipoli fino a Sibari, hanno già aderito a questo progetto di filiera.
«Già per la metà di novembre – ha detto Antonio Melpignano – contiamo di essere pienamente operativi con il riconoscimento del Distretto della Magna Grecia da parte del MISE e del MIBACT. Ringrazio l’onorevole Gianni Pittella per essere qui per illustrarci tutti gli strumenti finanziari della UE a disposizione delle aziende per poter operare in filiera non solo all’interno del Distretto, ma anche nei territori limitrofi».
Carlo Capria ha lodato il progetto “Distretto della Magna Grecia” perché in linea con le direttive del Governo che, attraverso i Ministeri competenti e sue Agenzie, promuove e sostiene le iniziative che tendono a “clusterizzare” le piccole e medie imprese italiane, ovvero a metterle assieme per dare loro la forza commerciale indispensabile per penetrare importanti mercati esteri.
Adriana Poli Bortone ha detto che «per me Matera è come un ombelico del Mezzogiorno: un elemento di grande attrazione e protagonista di frequenti attività di grandi interscambi non solo culturali, ma anche economico-commerciali dell’intera area del Mediterraneo. E in questo progetto del “Distretto della Magna Grecia” si integra molto bene come “città simbolo” dell’identità territoriale del Mezzogiorno: propongo che, accanto al salone della nautica, si realizzi a Matera un Salone delle identità culturali».
«Da tempo sto lavorando – ha poi detto Adriana Poli Bortone – al progetto di “Matera Mediterranea” con diverse ambasciate di Paesi mediterranei, al momento una decina tra cui Spagna, Turchia Marocco Algeria, Israele e Slovenia, un progetto che prevede tre o quattro manifestazioni nel prossimo anno e poi eventi mensili nel 2019, anno in cui Matera sarà la Capitale Europea della Cultura».
Nel suo intervento il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha manifestato interesse per il "Distretto della Magna Grecia”, il progetto per un network interregionale che collega i porti turistici e le imprese dell'entroterra dell’arco jonico e i comuni di pertinenza che potrebbe dare nuove e importanti opportunità alle imprese di territori che hanno in comune la matrice storica e culturale mediterranea e, più in particolare, magnogreca.
L’europarlamentare Gianni Pittella ha concluso affermando che «da sempre sono un sostenitore della necessità della collaborazione tra le Regioni meridionali: il Mezzogiorno deve imparare a programmare in modo unitario. In tal senso è molto importante se, come avviene con il Distretto della Magna Grecia, Comuni, privati e Regioni si mettono insieme per lavorare su un obiettivo concreto, che è quello della portualità, ma anche della cultura, dell’enogastronomia, dell’artigianato e delle tradizioni storiche e architettoniche».
«Quella del Distretto della Magna Grecia – ha auspicato Gianni Pittella – è una ottima idea che va ulteriormente sviluppata, perché io penso che, attraverso Gallipoli, si possa arrivare a coinvolgere altre realtà che affacciano sul Mediterraneo, non solo quelle italiane. Concepire questa unità significa avere vantaggi non solo in termini culturali, ma anche economici, penso, per esempio, all’incremento del turismo: ci saranno benefici per tutti!».
sabato 7 ottobre 2017
WWF: LA TARTARUGA MARINA TORNA A DEPORRE UOVA A POLICORO
"Eccezionale scoperta questa mattina a Policoro, in prossimità del Fiume Sinni, dove il WWF è presente con la sua Oasi, il CRAS (Centro di recupero fauna selvatica) e il network tartarughe. Nino Santoro, pescatore e storico amico del WWF (fu lui nel 2002 ad avvistare la foca monaca nelle acque antistanti l’Oasi), ha rinvenuto a 100 m dalle sue barchette, a ridosso della duna dove insistono le protezioni del progetto Life PROVIDUNE per la conservazione degli habitat dunali, un nido di tartaruga marina Caretta caretta". Lo rende noto Wwf Italia. "Nel nido, a 18 metri dalla battigia, gli esperti del WWF hanno rinvenuto 90 uova schiuse con successo. Molti gusci erano venuti in superficie – attirando così l’attenzione del pescatore - probabilmente a causa di una volpe che deve aver scavato trovando molto probabilmente solo uova vuote: le piccole avevano già preso il mare. Una notizia sensazionale, che giunge alla fine della stagione riproduttiva e in una zona in cui non si avevano segnalazioni di schiuse dal 1988, anno in cui si ha certezza dell'ultima schiusa registrata alla foce del fiume Sinni. Nel 2017 in Italia sono stati rintracciati 46 nidi di tartaruga Caretta caretta (58 nel 2016). 17 sono stati quelli gestiti dal WWF Italia con il Progetto tartarughe marine e il Progetto Life Euroturtles: 13 in sicilia, 2 in Puglia, 1 in Calabria (Villapiana) e 1 in Basilicata, quello scoperto eccezionalmente oggi. Le attività del WWF, tra cui la sensibilizzazione dei pescatori, preziosi per la salvaguarda della Caretta caretta - sono sostenute dal Progetto LIFE Euroturtles "Azioni collettive per il miglioramento dello status delle tartarughe marine della comunità europea” che viene svolto in Croazia, Cipro, Grecia, Malta, Slovenia e Italia (in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) di cui WWF Italia è partner".
Comune Policoro, nota su tributi comunali non riscossi
“E’ altamente preoccupante la risposta fornita dal Comune di Policoro all’istanza proposta dal Consigliere Carmine Agresti - della Coalizione Civica #PolicoroHerakleia2022 – in merito ai tributi comunali non riscossi”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa firmato da Carmine Agresti, Capogruppo Policoro Ideale, Giuseppe Mauri, Capogruppo Policoro Futura, Gianni Di Pierri Consigliere comunale Policoro Futura, Franco Labriola, per Policoro Ideale, Domenico Bianco per Forza Policoro, Nicola Stigliano per Policoro Rinasce e da Nicola Montesano per Policoro Capitale.“Stando ai dati ricevuti sull’evasione tributaria, e salvo maggiori approfondimenti – si legge nella nota - il quinquennio 2013/2017 lascia le casse comunali con crediti da imposte accertate e non pagate (e dunque da provare a recuperare attraverso il Servizio Nazionale di riscossione Tributi) per circa euro 4.500.000,00. Al mancato pagamento delle imposte accertate va poi aggiunta la più grave forma di evasione, ovvero la sottrazione dell’imponibile al prelievo fiscale, il cui ammontare è ignoto al Comune poiché non risulta essere stata mai disposta una verifica incrociata (es. dati catastali / IMU / TARI) che, si ritiene, porterebbe a cifre ancora più allarmanti. E’ appena il caso di rilevare che la formazione di deficit sommersi, in assenza di rimedi immediati ed efficaci, è destinata ad impattare sui prossimi bilanci comunali. Riteniamo questo dato di difficile sopportazione per i cittadini onesti che continuano a pagare le tasse in un momento di grave crisi economica, doverosamente evidenziando al contempo che, sempre stando ai dati formali, negli ultimi anni solo 1/3 dell’imposta evasa è stata successivamente pagata. Con altre istanze ed interrogazioni a firma dei consiglieri Agresti e Maiuri, siamo ritornati a suggerire all’Amministrazione Comunale di attivarsi con azioni immediate di contrasto all’evasione fiscale, creando da subito una banca dati di quelli che possono definirsi grandi evasori seriali, rafforzando l’ufficio tributi, dotandolo degli strumenti e del personale necessario, eliminando eventuali ostacoli e conflittualità di ogni genere che ne impediscono la piena operatività. I recenti provvedimenti di iscrizioni a ruolo dell’IMU per gli anni 2012 e 2013 confermano, infatti, le nostre preoccupazioni in merito all’esistenza di grandi evasori e di ritardi nel recupero dei crediti tributari. Il mancato pagamento dell’IMU per l’anno 2013, infatti, è stato oggetto di approvazione del ruolo ordinario per la riscossione coattiva soltanto in data 13 settembre 2017, per un importo totale di 1.500.000,00 euro circa, che si aggiunge al dato gia’ preoccupante del quinquennio 2013-2017, con le conseguenti difficoltà, per il relativo recupero forzoso, che il decorso di simile periodo comporta sul piano pratico (alienazioni del patrimonio, vicende societarie, prescrizione etc.). Il recupero di importi di siffatta entità non è assolutamente irrilevante nella vita amministrativa di un ente locale, soprattutto considerando che nel recente passato si è dovuti ricorrere sistematicamente – per mancanza di liquidità - ad anticipazioni di cassa con pagamento di interessi esorbitanti da parte del Comune alla tesoreria. Se il Comune di Policoro potesse contare sulle maggiori entrate dovute potrebbe evidentemente migliorare la quantità e qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Ebbene, considerando il perdurare della diffusa crisi dell’economia e dei suoi settori trainanti (agricoltura, turismo, servizi) e la gravità della situazione sopra descritta, riteniamo doveroso che la Presidente della Commissione preposta disponga, così come si chiede, audizione in commissione dell’assessore al bilancio e del dirigente, peraltro entrambi, sotto diversa forma, memoria storica dei dati contabili del nostro comune, e tanto al fine di acquisire informazioni più significative sui dati dell’evasione, sulle possibili prescrizioni nel frattempo maturate, sui debiti dell’ente, sulle anticipazioni di cassa. Riteniamo che tale ottica risponda al ruolo di opposizione attenta ed intransigente, attiva e propositiva di una minoranza che ha a cuore il futuro della nostra città”.
Labriola (Policoro Ideale): recuperare l'ex Zuccherificio
“La Regione Basilicata promuove la valorizzazione e la fruizione del patrimonio di archeologia industriale presente sul proprio territorio, riconoscendone il valore che esso riveste per la cultura e per lo sviluppo economico regionale”. ….Per patrimonio di archeologia industriale - si legge in una nota a firma del portavoce di Policoro Ideale, Francesco Labriola - si intende il complesso dei beni immateriali e materiali non più utilizzati per il processo produttivo, che costituiscono testimonianza storica del lavoro e della cultura industriale presenti sul territorio regionale, quali: i complessi industriali, le fabbriche e le relative strutture di servizio e di pertinenza, le macchine e le attrezzature, i prodotti originali dei processi industriali, gli archivi, le raccolte librarie e documentarie, ivi comprese quelle relative a disegni, fotografie e filmati, le collezioni e le serie di oggetti riguardanti l’industria, nonché i siti estrattivi dismessi. La notizia del via libera della seconda commissione della proposta di legge per la valorizzazione del patrimonio archeologico industriale impone anche all’amministrazione comunale di Policoro una iniziativa tesa al recupero ed alla valorizzazione dell’ex opificio dello Zuccherificio di Policoro. Noi di “Policoro Ideale” proponiamo all’amministrazione comunale di proporre alla regione Basilicata la acquisizione a patrimonio pubblico dell’ex opificio, relativamente al manufatto industriale, oggi di proprietà privata ed in stato di abbandono; non si ripeta l’errore del Castello di Policoro. L’iniziativa congiunta - conclude Labriola - permetterebbe di programmare, con la prossima legge regionale, una nuova destinazione, conservando la struttura architettonica industriale ma per finalità di valorizzazione del territorio".
I sindaci del metapontino chiedono la zes
I Sindaci dei Comuni di Bernalda, Pisticci, Scanzano Jonico, Policoro, Nova Siri e Rotondella, aderenti al partenariato “Costa del Metapontino” hanno sottoscritto ed inviato una lettera alla Regione Basilicata e, in particolar modo, al Dipartimento Programmazione e Finanze, per manifestare il disappunto delle Amministrazioni e delle comunità joniche relativamente alla delibera di Giunta regionale n. 876 del 4 agosto 2017 e alla scelta di individuare quali Zone Economiche Speciali soltanto quelle di Ferrandina e di Lauria, con un’esclusione del Metapontino. "Tale scelta risulta assolutamente incomprensibile in considerazione delle potenzialità del nostro territorio che rappresenta una delle aree nevralgiche dell’intera regione per lo sviluppo economico e sociale. È poco strategico precludere nuovi investimenti nella nostra area, con conseguenze pregiudizievoli per la competitività nei settori dell’agroindustria, del commercio e del turismo - si legge nella nota dei sindaci - Il Metapontino, inoltre, ha una posizione di vantaggio verso il Porto di Taranto, potendo rivestire il ruolo di area retroportuale rispetto all’importantissima infrastruttura pugliese. La strategicità della regione Basilicata sul piano energetico per l'intera nazione e sul piano idrico per le regioni limitrofe, farebbe pensare all'opportunità di rendere l'intero territorio lucano Zona Economica Speciale. Ove tale strategia non fosse applicabile, però, in considerazione dell’importanza del Metapontino nello sviluppo dell’economica lucana, si chiede alla Regione Basilicata e al Ministero dello Sviluppo Economico di riconsiderare le aree da sottoporre a verifica da parte degli uffici, auspicando per il futuro un maggiore coinvolgimento nella fase di concertazione degli attori imprenditoriali e delle Amministrazioni Locali. La ZES, infatti, rappresenta uno strumento importantissimo per il rilancio economico e commerciale del Metapontino che si candida ad avere un ruolo importante nel panorama turistico ed economico nazionale”.
Liberazione esemplare adulto di Caretta caretta
Domenica 8 Ottobre, presso il le spiagge antistanti il Centro Visita dell’Oasi WWF di Policoro, nell’ambito dell’azione di Sensibilizzazione E2 del progetto Life Euroturtles 15/NAT/HR/000997, farà il suo ritorno in mare “Fabio”, un esemplare adulto di Caretta caretta.
Recuperato a largo delle Coste salentine dell’Alto Ionio Settentrionale dal gruppo navale della Guardia Costiera di Taranto in collaborazione con i ricercatori del catamarano da Ricerca “Taras” della Jonian Dolphin Conservation, Fabio presentava galleggiamento anomalo e veniva immediatamente trasferito per le cure al Centro Tartarughe del WWF a Policoro.
Dopo settimane di degenza nel Centro Recupero Tartarughe Marine WWF Italia a Policoro, l’esemplare adulto di Caretta caretta rilasciava in vasca elevate quantità di plastica, accumulata nel corso della sua vita in mare.
Battezzata “Fabio”, in nome dell’ operatore della JDC che l’ha soccorso in mare, la tartaruga è diventata un simbolo per la lotta all’inquinamento da plastica dei nostri mari.
Dopo quasi 2 mesi Fabio è pronto a tornare in mare affiancato dallo staff dell’Oasi WWF di Policoro, dallo staff della JDC e dagli uomini della Guardia Costiera di Taranto che intervennero nel recupero.
Nominato il nuovo Nucleo di valutazione comunale
Policoro - Nei giorni scorsi il sindaco Enrico Mascia (centro sinistra) con decreto monocratico ha nominato il nuovo nucleo di valutazione interno all'Ente. Presidente, Tonia Sollazzo; componenti, Rosa Lopatriello e Antonio Galante. Prendono il posto di Pina Malzione, Gianna Parziale e Leonardo Viggiani. Al presidente spetta una indennità annuale di 3500,00 lordi, ai due componenti 2500,00.
INTERCULTURA: IL 6/10 A POLICORO TAVOLA ROTONDA CON GLI STUDENTI
“L'istruzione ci dà una profonda comprensione
dell’esistenza di un profondo legame tra tutti gli essere umani, come cittadini
della comunità globale e che le nostre sfide sono e resteranno interconnesse”
partendo dal pensiero di Ban Ki-moon, ex Segretario Generale dell’ONU,
sull’importante compito di educare alla cittadinanza globale, si terrà la X
Giornata del Dialogo Interculturale, in centinaia di città italiane. Novità di
quest’anno - si legge in una nota - è la collaborazione tra Intercultura, da
sempre promotrice di questa giornata, e l’ASviS con lo scopo di offrire un
contributo alla promozione di alcuni gli obiettivi dell’Agenda per lo sviluppo
sostenibile delle Nazioni Unite: “Intercultura, in particolare, attraverso la
diffusione del proprio Progetto educativo rivolto a studenti, famiglie, scuole,
volontari, persegue il raggiungimento degli obiettivi 4.7 e 16 dell'Agenda
Globale” afferma Nietta Violante, la Presidente del Centro locale di
Intercultura di Metaponto, “in particolare per assicurare una cultura di pace e
non violenza, di valorizzazione delle diversità culturali e del contributo
della cultura allo sviluppo sostenibile”.
Nell’ambito delle celebrazioni, il Centro locale di Metaponto, ha organizzato, per venerdì 6 ottobre, ore 18, al PalaErcole di Policoro, sala Buccolo, una tavola rotonda aperta alle scuole del territorio e alla cittadinanza, dal titolo “Abitiamo il villaggio globale, con i colori della Pace, della Solidarietà e della Diversità”, per dare voce a chi questo villaggio globale lo ha vissuto in prima persona: si tratta di studenti della zona, partiti per un programma di vita e di studio all’estero con Intercultura, che si confronteranno con studenti stranieri accolti dalle scuole del territorio, come Andrew dagli USA, Kelly dal Canada e Rika dal Giappone, e la platea sul significato di essere cittadini globali, sul ruolo della scuola in questo processo e sulle diverse interpretazioni di “cittadinanza globale” nelle diverse parti del mondo. L’Associazione Intercultura, - aggiunge la nota - promuove da molti anni l’organizzazione di questi eventi a carattere pubblico, utili a portare all’attenzione della cittadinanza, la riflessione sui temi dell’educazione interculturale e dell’educazione alla mondialità. Attraverso gli scambi, permette ogni anno, a più di 2.000 studenti delle scuole superiori italiane di trascorrere un periodo di studio all’estero e di accogliere, nel nostro Paese, quasi 1.000 ragazzi da tutto il mondo che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole.
Nell’ambito delle celebrazioni, il Centro locale di Metaponto, ha organizzato, per venerdì 6 ottobre, ore 18, al PalaErcole di Policoro, sala Buccolo, una tavola rotonda aperta alle scuole del territorio e alla cittadinanza, dal titolo “Abitiamo il villaggio globale, con i colori della Pace, della Solidarietà e della Diversità”, per dare voce a chi questo villaggio globale lo ha vissuto in prima persona: si tratta di studenti della zona, partiti per un programma di vita e di studio all’estero con Intercultura, che si confronteranno con studenti stranieri accolti dalle scuole del territorio, come Andrew dagli USA, Kelly dal Canada e Rika dal Giappone, e la platea sul significato di essere cittadini globali, sul ruolo della scuola in questo processo e sulle diverse interpretazioni di “cittadinanza globale” nelle diverse parti del mondo. L’Associazione Intercultura, - aggiunge la nota - promuove da molti anni l’organizzazione di questi eventi a carattere pubblico, utili a portare all’attenzione della cittadinanza, la riflessione sui temi dell’educazione interculturale e dell’educazione alla mondialità. Attraverso gli scambi, permette ogni anno, a più di 2.000 studenti delle scuole superiori italiane di trascorrere un periodo di studio all’estero e di accogliere, nel nostro Paese, quasi 1.000 ragazzi da tutto il mondo che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole.
Amministrazioni Costa del Metapontino su Piano sviluppo dell'area
Le Amministrazioni Comunali di Nova Siri, Rotondella,
Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci e Bernalda, aderenti al brand “Costa del
Metapontino”, hanno adottato il documento di indirizzo “Piano di Sviluppo
Strategico Turistico del Metapontino” che individua le linee guida per uno
sviluppo condiviso del settore turistico nei Comuni della Costa jonica.
L’obiettivo principale delle Amministrazioni - si legge nella nota a firma dei
sindaci della costa del metapontino diffusa dal Comune di Pisticci - è
quello di perseguire una politica del turismo omogenea, per rendere il
territorio più competitivo, attrattivo e sostenibile e rispondere prontamente
ai rapidi cambiamenti del mercato turistico: “Con questo Piano di indirizzo le
nostre Amministrazioni fanno un passo in avanti importante verso uno sviluppo
condiviso e integrato della competitività turistica dei territori - spiegano
gli enti aderenti – Il Piano favorisce, organizza e promuove un sistema di
ospitalità diffusa attraverso il recupero del patrimonio immobiliare pubblico e
privato e un’integrazione dei servizi turistici del territorio, incentivando la
nascita di nuova imprenditorialità in forma cooperativa. Tra gli altri
obiettivi del Piano vi è il recupero dei borghi e centri storici attraverso una
riorganizzazione ed efficientamento dei servizi e l’idea di diffondere tra
cittadini e imprenditori una maggiore consapevolezza circa l’importanza di uno
sviluppo condiviso delle nostre comunità, a partire proprio dal turismo che
costituisce un trampolino di lancio fondamentale per i nostri territori. Il
Metapontino, infatti, rappresenta un punto nevralgico per la crescita del
turismo lucano, con il 56% delle presenze totali in Basilicata e il 52% dei
posti letto disponibili in Regione. Il turismo lucano vale circa il 6% del PIL,
contro il 10% della media nazionale, per cui riteniamo che i punti focali del
nostro percorso condiviso debbano riguardare la destagionalizzazione del
turismo, una crescente visibilità e valorizzazione del patrimonio naturalistico
ed ambientale e una migliore accessibilità dei nostri territori anche
attraverso un potenziamento delle infrastrutture”. Prosegue, dunque, il cammino
condiviso dei Comuni della Costa jonica, uniti dall’intento di affermare e far
conoscere nel mercato turistico nazionale e internazionale le bellezze dei
propri territori, in parallelo rispetto al percorso di valorizzazione di Matera
Capitale della Cultura 2019.
Gianluca Modarelli (Fi): "Negato diritto allo studio disabili"
La scuola è iniziata per tutti, ma per gli studenti diversamente abili l’insegnamento e il diritto allo studio sembra solo un’utopia. Il consigliere provinciale di Forza Italia Gianluca Modarelli interviene sulla penosa questione che riguarda l’assistenza specialistica degli alunni diversamente abili che frequentano le scuole d’istruzione secondaria superiore delle Provincia di Matera. Le famiglie dei ragazzi con disabilità psicofisiche dichiara – Modarelli - urlano, ormai da troppo tempo, che all’interno della scuola sia previsto personale specializzato al fine di consentire ai propri figli la possibilità di non dover rinunciare allo studio. Nonostante i continui solleciti, formulati anche a mezzo del sottoscritto, nessun assistente è stato incaricato. Ogni anno continua – Modarelli - la Regione Basilicata rende l’istruzione degli studenti diversamente abili una vera e propria incognita, trasformando un diritto sancito dalla Convenzione ONU e dalla legge Italiana un INCUBO. Tali “ritardi”, per usare un eufemismo, continua – Modarelli - non possono essere più condivisi perché in questo modo si lede un diritto, quello all’istruzione, costituzionalmente garantito che va rispettato e non calpestato. In tale contesto sento il dovere di lanciare un appello al Presidente della Regione Basilicata ed all’Assessore Regionale competente denunciando tale “inadempienza amministrativa”, per cercare di trovare una soluzione definitiva ad un problema che non può più essere differito, auspicando che in tempi brevissimi venga indetta una nuova gara affinchè, per i prossimi anni, non si debba più affrontare questa problematica. Si è scritto tanto sulla necessità di abbattere le barriere, ma la vere “barriere” che impediscono l’integrazione sociale e lavorativa non sono, purtroppo, solo quelle architettoniche e fisiche. Ritengo, conclude – Modarelli - che l’indifferenza ed il pressapochismo costituiscano le barriere più difficili da demolire. Diciamo NO all’ignoranza di chi ancora ritiene che le persone diversamente abili non abbiano alcun diritto e diciamo SI alla sensibilità e al cambiamento anche nel nostro piccolo.
Iscriviti a:
Post (Atom)