POLICORO – La presa di posizione del gruppo consiliare di Forza Italia che nei giorni scorsi ha annunciato la presa di distanza dalla maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni del maggio 2012, viene contestata dal primo cittadino, Rocco Leone, che dà la sua versione dei fatti: “La questione nasce quando la politica diventa solo e soltanto ambizione personale e non un servizio per la
comunità. La città, infatti, deve sapere che i problemi nascono allo scadere
dei due anni e mezzo di Amministrazione e dal cambio del presidente del Consiglio
comunale. Voglio spiegare alla
cittadinanza che il ‘già’ presidente Modarelli (Fi), per ben tre volte e nei momenti importanti della nostra Amministrazione (quando vi erano decisioni cruciali da prendere per il bene per la città, decisioni difficili e anche purtroppo impopolari), si è assentato, mandando al nostro cospetto dei meri certificati medici. La città deve inoltre sapere che la sua disponibilità alle faccende
amministrative era di poche ore al mese non dando, di fatto, alcun contributo. Gli avevo proposto di fare l'assessore, ruolo importante che certamente comporta delle grandi responsabilità, che lui non ha voluto prendere, scegliendo di fare il presidente del Consiglio, ruolo che era stato stabilito avrebbe lasciato allo scadere dei due anni e mezzo. Ed ora che i due anni e mezzo sono trascorsi, puntuale mi è arrivata la sua richiesta di continuare a mantenere il ruolo istituzionale, non
tendendo fede alla parola data. Ma io non ho accontentato la sua pretesa ricordandogli che le parole date vanno sempre rispettate. Al mio diniego è scattata, come ben sanno tutti, la richiesta della verifica politica che io non ho mai negato ma che avrei fatto solo dopo l’elezione del nuovo presidente del Consiglio come stabilito all’inizio del mandato. Mi dispiace, e concludo, che un partito si sia adeguato alle ambizioni personali di una sola persona. Questo mortifica la politica e mortifica me personalmente e voglio ricordare ai consiglieri dissidenti che se sono riusciti ad occupare quei banchi consiliari è perché la gente ha votato il sottoscritto e quella coalizione”.
cittadinanza che il ‘già’ presidente Modarelli (Fi), per ben tre volte e nei momenti importanti della nostra Amministrazione (quando vi erano decisioni cruciali da prendere per il bene per la città, decisioni difficili e anche purtroppo impopolari), si è assentato, mandando al nostro cospetto dei meri certificati medici. La città deve inoltre sapere che la sua disponibilità alle faccende
amministrative era di poche ore al mese non dando, di fatto, alcun contributo. Gli avevo proposto di fare l'assessore, ruolo importante che certamente comporta delle grandi responsabilità, che lui non ha voluto prendere, scegliendo di fare il presidente del Consiglio, ruolo che era stato stabilito avrebbe lasciato allo scadere dei due anni e mezzo. Ed ora che i due anni e mezzo sono trascorsi, puntuale mi è arrivata la sua richiesta di continuare a mantenere il ruolo istituzionale, non
tendendo fede alla parola data. Ma io non ho accontentato la sua pretesa ricordandogli che le parole date vanno sempre rispettate. Al mio diniego è scattata, come ben sanno tutti, la richiesta della verifica politica che io non ho mai negato ma che avrei fatto solo dopo l’elezione del nuovo presidente del Consiglio come stabilito all’inizio del mandato. Mi dispiace, e concludo, che un partito si sia adeguato alle ambizioni personali di una sola persona. Questo mortifica la politica e mortifica me personalmente e voglio ricordare ai consiglieri dissidenti che se sono riusciti ad occupare quei banchi consiliari è perché la gente ha votato il sottoscritto e quella coalizione”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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