martedì 20 novembre 2012

Il vincitore del premio “Campiello 2012” a Policoro




POLICORO – Lo scrittore Carmine Abate, premio Campiello 2012, nella serata del 18 maggio è stato ospite della biblioteca comunale “Massimo Rinaldi” presentando il suo libro capolavoro: “La collina del vento” edito da Mondadori.  Nella 50esima edizione lo scrittore calabrese ha ottenuto 98 voti sui 273 arrivati dalla giuria composta anche da lettori. Egli racconta cento anni di resistenza ai soprusi attraverso la saga di una famiglia calabrese, gli Arcuri, che su una collina dai molti misteri per più di un secolo assistono a nascite e morti, amori e ferite. “E' una famiglia rara, che ci fa sperare che qualcosa può cambiare –commenta Abate-, e nello scrivere questo romanzo ho seguito due direttrici: l’immagine e la promessa. La prima è quella della collina di un paese calabrese, Campizzi (Crotone), di cui sono rimasto sempre affascinato per i colori e i profumi dei suoi fiori: la sulla. Ma questa collina la immagino anche come cuore della culla culturale della Magna Grecia e custode di misteri della nostra millenaria storia. La promessa è verso mio padre, scomparso, il quale nell’ultimo anno della sua vita ha scritto tanto e in un certo qualmodo ho raccolto la sua eredità. Io racconto storie, anche le più segrete, alcune vere altre immaginate e cerco di essere custode di memoria”. Durante la presentazione del suo romanzo ci sono stati alcuni interventi. Quello di Carmela Suriano, che ha sottolineato come il Sud non deve piangersi addosso, ma dalla cultura deve partire quel processo di cambiamento e sviluppo di cui necessita: “Spesso siamo noi stessi vittime dei luoghi comuni di un Mezzogiorno che non sa e non vuole crescere. Siamo noi stessi a creare stereotipi che ci ingabbiano e non ci fanno crescere. Investiamo di più in cultura, senza la quale non c’è il salto di qualità di cui il Sud ha bisogno per uscire dalla crisi perenne nella quale vive”. Il Prof. Roseto ha presentato l’autore; mentre l’assessore comunale alla Cultura, Massimiliano Scarcia, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale. I lavori sono stati introdotti dalla direttrice del polo culturale, Angela Delia, componente dell’associazione “Presidio del libro Magna Grecia”, che ha sottolineato: “Il premio Campiello è tra i più prestigiosi a livello nazionale. Non si vince per caso ma oltre alla giuria di 5 critici, bisogna conquistare anche il pubblico di lettori, testimonianza della sua grande democraticità che in passato ha visto tra i premiati anche scrittori lucani come Mariolina Venezia e Raffaele Nigro”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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